"Incoraggiamo chiunque abbia
informazioni utili alle indagini, a collaborare con gli
inquirenti, consapevoli che, se vogliamo che simili atti non si
ripetano più, è necessario che ciascuno di noi collabori a che
la Legge, che regola la nostra convivenza civile e democratica,
possa fare il suo corso nelle forme previste dalla Costituzione
repubblicana". E' l'appello del vescovo di Crotone-Santa
Severina Angelo Panzetta che si rivolge così alla comunità di
Roccabernarda, in una lettera al parroco don Ercole Bonofiglio,
invitandola a reagire dopo l'aggressione subita dall'ex sindaco
Francesco Coco al quale il presule esprime la "vicinanza e la
preghiera mia e dell'intera Arcidiocesi".
Confidando "nel lavoro esperto degli inquirenti e della
magistratura", il vescovo si rivolge ai rocchisani: "Come
pastore di questa comunità vorrei incoraggiare le donne e gli
uomini di Roccabernarda a continuare ad impegnarsi per estirpare
il 'germe della violenza'. Non possiamo fare finta di niente!
Non possiamo lasciare che questa inquietante vicenda cada nel
dimenticatoio senza averne compreso il reale movente, gli
esecutori ed i mandanti". Riconoscendo che "ogni forma di
violenza nasconda un disagio che, purtroppo, nelle nostre
comunità, è aggravato ulteriormente dalla terribile piaga della
'ndrangheta", mons. Panzetta invita "l'intera comunità civile e
religiosa, in tutte le molteplici articolazioni di cui sappiamo
essere ricca (scuola, associazioni, partiti politici) a
promuovere un tessuto di relazioni sempre più sano, improntato
maggiormente all'ascolto sincero di tutte le povertà, alla
collaborazione leale in vista della realizzazione del Bene
Comune e alla legalità come misura minima per costruire una
civiltà dell'amore". Il vescovo invita anche le istituzioni "a
fare il possibile perché le nostre comunità non siano lasciate
sole in questo difficile compito di realizzare la democrazia
effettiva nell'orizzonte di uno Stato sempre più sociale ed
inclusivo" e si dice "sicuro che con il contributo di tutti,
credenti e laici, donne e uomini, giovani e adulti, anche a
Roccabernarda, come in tante periferie di questo nostro mondo,
si innescheranno processi virtuosi capaci di generare speranza
per tutti".
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