Sono stati individuati e
identificati dalla polizia i nove responsabili della brutale
aggressione, avvenuta la notte del 31 luglio scorso, sul
lungomare Falcomatà di Reggio Calabria ai danni di un ragazzo
che venne accerchiato e ripetutamente colpito con calci, pugni e
persino con un casco. Due di loro sono minori. Nei confronti dei
nove autori dell'aggressione, il questore di Reggio Calabria
Bruno Megale ha emesso altrettanti provvedimenti di Dacur, il
divieto di accesso ai centri urbani.
La vittima, a seguito del pestaggio subito era stata costretta a
ricorrere a cure mediche nel Gom di Reggio Calabria, riportando
lesioni in tutto il corpo, compresa la frattura del setto
nasale. Con l'applicazione del cosiddetto "Daspo urbano" viene
vietato ai nove giovani l'accesso all'interno dei locali per la
vendita e somministrazione di alimenti e bevande e nei pubblici
esercizi insistenti su tutto il lungomare Falcomatà.
I nove destinatari dei provvedimenti non potranno nemmeno
stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici,
per periodi che vanno da sei mesi a due anni. La loro
individuazione è stata possibile grazie alla minuziosa
ricostruzione delle varie fasi della feroce aggressione. Le
indagini della polizia sono state coordinate dalla Procura
ordinaria e dalla Procura per i minorenni, guidate
rispettivamente da Giovanni Bombardieri e da Roberto Di Palma.
Il pestaggio venne reso noto a seguito di un post pubblicato su
Facebook dal sindaco, attualmente sospeso, Giuseppe Falcomatà,
che inserì il video dell'aggressione realizzato con un telefono
cellulare.
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