Avrebbero indebitamente
percepito il reddito di cittadinanza: trentaquattro furbetti, 5
dei quali di origini italiane e 29 stranieri, sono stati
denunciati dai carabinieri a Trebisacce con l'accusa di false
dichiarazioni e attestazioni.
In particolare, i cinque percettori di nazionalità italiana, in
attesa di occupazione, avrebbero fornito false attestazioni
omettendo di comunicare la sussistenza di misure cautelari
personali a loro carico all'atto della presentazione della
Dichiarazione sostitutiva unica mentre i restati 29 soggetti, di
nazionalità straniera ma residenti nella cittadina dell'alto
Ionio cosentino, avrebbero fornito false dichiarazioni in merito
al periodo minimo di permanenza in Italia per poter accedere al
beneficio.
L'attività investigativa avviata dai militari ha consentito di
ricostruire l'indebita percezione degli emolumenti il cui totale
complessivo ammonta a più di 125 mila euro per i quali l'ente
erogatore, Inps, provvederà alla sospensione, revoca
dell'erogazione del sussidio e al recupero delle somme
illegittimamente incassate.
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