Pericolo di inquinamento
ambientale derivante dall'emissione in atmosfera di sostanze
inquinanti e attività di gestione rifiuti in violazione alle
prescrizioni imposte: sono questi i reati ipotizzati dalla
Procura della Repubblica di Cosenza nei confronti
dell'amministratore unico di Calabra Maceri e Servizi Spa,
Attilio Pellegrini, di 58 anni.
All'amministratore dell'azienda, difeso dall'avv. Giuseppe de
Marco, è stato notificato l'avviso di conclusione indagini
effettuate dal Nipaaf, Nucleo Investigativo Ambientale del
Gruppo Carabinieri Forestale e dai militari della Stazione
Forestale di Cosenza sull'incendio divampato in alcuni capannoni
nell'impianto di stoccaggio di contrada Lecco a Rende la notte
del 21 maggio 2021. Il rogo, di vaste dimensioni, è divampato
poco prima di mezzanotte in un capannone adibito allo stoccaggio
e recupero rifiuti ingombranti e multimateriale e si è propagato
ad un altro interessando una superficie di migliaia di metri
quadrati. L'incendio ha sprigionato una densa nube nera
maleodorante che si è diffusa nell'atmosfera per una altezza di
centinaia di metri e visibile a chilometri di distanza. Per
domare le fiamme i Vigili del fuoco hanno lavorato diverse ore.
I rilievi e le indagini dei militari avrebbero evidenziato
come all'interno dei capannoni e all'esterno dell'impianto erano
state stoccate quantità di materiali, in particolare rifiuti
ingombranti, balle di carta, cartoni, plastica e rifiuti
metallici, in misura superiore a quella autorizzata ed in cumuli
di altezza superiore ai tre metri consentiti e posti in alcuni
casi in aree non autorizzate. Anche all'esterno quantitativi di
rifiuti plastici che occupavano aree in difformità a quanto
previsto dall'autorizzazione sono stati raggiunti dalle fiamme
contribuendo ad alimentare il rogo. Le indagini hanno inoltre
appurato che il sistema di contrasto alle fiamme non era dotato
di un sistema di allerta automatico quali rilevatori di fumo e
temperatura. Dai sopralluoghi e campionamenti effettuati
congiuntamente ai tecnici Arpacal è stata accertata una
compromissione e un deterioramento significativo dell'aria a
seguito dell'immissione di elementi inquinanti, anche
pericolosi, in atmosfera.
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