È stato arrestato in
Grecia un 32enne georgiano accusato di una rapina avvenuta il 16
maggio 2021 in provincia di Reggio Calabria, nella frazione
Fossato di Montebello Jonico, oltre che del tentato omicidio di
un cinquantanovenne originario di Melito Porto Salvo.
In esecuzione di un mandato di arresto europeo, l'uomo è
stato catturato dalla polizia greca ad Atene. Era irreperibile
dal settembre 2021 quando, in seguito alle indagini dei
carabinieri, il gip Karin Catalano ha emesso un'ordinanza di
custodia cautelare in carcere su richiesta della Procura della
Repubblica di Reggio Calabria guidata da Giovanni Bombardieri.
I fatti riguardano una rapina compiuta da 4 persone tra cui
l'indagato, ex dipendente della vittima titolare un'azienda
agricola. I malviventi si sono introdotti di notte nella sua
abitazione mentre si trovava con la famiglia. Per diverse ore
moglie e figli sono stati tenuti in ostaggio, presi a pugni e
immobilizzati. Oltre a minacciare di morte i proprietari della
casa e ad asportare diversi monili in oro e denaro contante per
circa 5mila euro, prima di allontanarsi il georgiano ha colpito
con due fendenti al torace e all'addome l'ex datore di lavoro
poi trasportato all'ospedale di Reggio e sottoposto a un
delicato intervento chirurgico. Durante la rapina hanno
riportato lesioni anche due donne e un neonato. Le
intercettazioni e le indagini dei carabinieri, che hanno
visionato i filmati dell'abitazione teatro della rapina, hanno
permesso di indentificare almeno uno dei 4 soggetti nell'ex
operario dell'azienda agricola. Il 59enne ferito, infatti, ha
collegato alcune frasi sentite dall'aggressore con quelle del
suo dipendente georgiano, riconosciuto anche in foto sia dai
familiari della vittima sia dall'uomo che gli aveva affittato
una casa a Montebello Jonico.
Resosi irreperibile, nei confronti del 32enne è stato
spiccato un mandato di arresto europeo. I carabinieri della
compagnia di Melito Porto Salvo lo hanno individuato ad Atene
dove è stato arrestato dalla polizia greca grazie al Servizio
per la cooperazione internazionale di polizia che si è rivelato
fondamentale per localizzare il latitante il quale, nell'ultimo
anno e mezzo, si è servito di vari pseudonimi.
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