"Una disponibilità finanziaria
che circoscrive la possibilità di prevedere interventi sul
territorio a fronte di frequenti e imprevedibili esigenze
ulteriori rispetto a quella indicate in programmazione e in
ambiti caratterizzati da contingenze congiunture nazionali ed
internazionali e da un'elevata dinamicità delle esigenze del
territorio. Ciò rappresenta un limite oggettivo all'azione di
governo". E' quanto ha sostenuto il procuratore regionale della
Corte dei Conti Romeo Ermenegildo Palma nella sua requisitoria
in occasione della seduta di giudizio di parifica del rendiconto
generale della Regione per l'esercizio 2021.
Secondo il procuratore "l'esito della gestione 2021 è
caratterizzato dal permanere della Calabria all'interno
dell'area delle Regioni meno sviluppate nonostante l'ingente
flusso di risorse messe a disposizione per colmare le differenze
strutturali con le altre regioni d'Europa". Alla seduta, aperta
dalla presidente della Sezione regionale di controllo, Rossella
Scerbo, hanno partecipato il presidente della Corte dei Conti
Guido Carlino e il presidente della Regione Calabria Roberto
Occhiuto.
"Dall'analisi dei dati si evidenzia - ha sottolineato il
procuratore - come il valore di risorse di natura vincolata sia
consistente: il 62,4% per la sanità, il 15,8% per investimenti
(Por, Pac, Fsc e Pnrr) e l'8,2% per altri fondi vincolati.
Entrate libere da vincoli sono pari al 12,2%. Anche per il 2021,
così come confermato nel Defr 2022/2024, a fronte delle
criticità rilevate dalla sezione in precedenti analoghe
occasioni il governo regionale si propone di ampliare il livello
di entrata e rimodulare la spesa regionale e declina una serie
di misure che indica nella tutela e nel recupero dei crediti
vantati verso i Comuni, riduzione del deficit in sanità,
progressiva riduzione del contenzioso e dei pignoramenti nonché
riduzione spesa enti sub regionali, accelerazione pagamenti
delle fatture commerciali, aumento entrate recupero delle
evasione fiscale, salvaguardia della disponibilità di cassa e
interventi sull'apparato amministrativo. Va preso atto che le
azioni indicate alla Regione sono identiche a quelle riportate
da più anni senza che siano stati conseguiti miglioramenti".
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