Detenevano illegalmente
circa un migliaio di esemplari di specie protette catturati in
natura. In due distinte operazioni, due persone sono state
denunciate in stato di libertà dai carabinieri nel reggino. In
una prima operazione, carabinieri forestali di Cittanova, con il
supporto della Stazione CCF di Sant'Eufemia d'Aspromonte, hanno
trovato 500 esemplari vivi di esemplari di specie protetta
(cardellini, verzellini, verdoni e fringuelli) ammassati in
piccole gabbie in un casolare a Oppido Mamertina e hanno
denunciato l'uomo presente sul posto, un cinquantaduenne di
Taurianova. I militari sono rimasti sorpresi per il gran numero
di esemplari, centinaia di uccelli rinchiusi in gabbie disposte
a strati uno sull'altra, e di piccolissime dimensioni per
limitarne al massimo i movimenti, poste in un casolare
fatiscente occultato in un agrumeto. La perquisizione
domiciliare ha aggravato la posizione del soggetto. Nel
congelatore di casa sono stati trovati altri 500 esemplari, tra
fringuelli e verzellini, imbustati e congelati pronti per la
vendita, dimostrando, per l'accusa, come il 52enne, già noto
alle forze dell'ordine per reati specifici, praticasse in modo
continuativo l'uccellagione su specie protette. Sono state
sequestrate anche reti da uccellagione, 2 richiami
elettroacustici di genere vietato, 4 fucili di vario calibro,
una pistola ed un cospicuo quantitativo di munizioni.
In una seconda attività a Molochio, i carabinieri hanno
denunciato in stato di libertà un 65enne, sorpreso in flagranza
di reato a praticare l'uccellagione da una postazione fissa in
un'area boschiva. Anche in questo caso, durante la perquisizione
della casa rurale in uso al soggetto, sono stati rinvenute
trappole, reti da uccellagione e numerosi esemplari di specie
protette congelate, tra cui ben 78 esemplari di Ghiro, piccolo
mammifero notoriamente consumato anche nei rituali convivi della
criminalità organizzata.
I due sono indagati per furto aggravato, maltrattamento di
animali e uccisione di specie protette. Gli uccelli idonei al
volo sono stati liberati mentre 10 esemplari non più in grado di
volare sono stati affidati al Centro Recupero Animali Selvatici
(CRAS) di Messina per le cure del caso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA