Due auto sono state distrutte ieri
dalle fiamme nel parcheggio del presidio ospedaliero Iannelli di
Cetraro, nel cosentino. L'incendio sarebbe stato di natura
dolosa e le vetture coinvolte apparterrebbero a due dipendenti
che erano in turno a quell'ora: un'infermiera del pronto
soccorso e un'operatrice sociosanitaria. Lo denuncia l'Ordine
degli infermieri di Cosenza in una nota in cui si afferma che
"non è ancora chiaro chi, tra le due professioniste, fosse la
vera destinataria del vile gesto. Le auto erano infatti
parcheggiate a poca distanza l'una dall'altra".
"Siamo vicini alla collega ed all'operatrice che hanno subìto
un gesto vile, da vigliacchi. Purtroppo - afferma il presidente
dell'Ordine Fausto Sposato - siamo dinanzi l'ennesimo episodio
di violenza nei confronti della nostra categoria. Adesso basta:
dagli insulti verbali si è passati addirittura alle fiamme". Per
gli infermieri "la situazione non è più tollerabile". Ed oltre
alla condanna ed alla vicinanza, Sposato chiede ai colleghi di
"non abbassare la testa in nessun modo". Anzi, non solo a
Cetraro ma ovunque accadano episodi del genere "occorre
denunciare prontamente alle autorità preposte". "Possibile -
afferma Sposato - che non ci sia stata una sola telecamera ad
aver ripreso il vile gesto? Gli operatori meritano rispetto; non
è pensabile che la società civile non reagisca dinanzi a questo
episodio" con la richiesta di una indagine "che faccia piena
luce sull'incendio".
"Non può sussistere - conclude Sposato - alcuna giustificazione,
soprattutto non si deve consentire un prosieguo delle pressioni
cui siamo sottoposti quotidianamente. Gli infermieri devono
essere messi in grado di lavorare in piena sicurezza, l'Azienda
ha l'obbligo di intervenire, promuovendo anche una commissione
interna se necessario. Noi continueremo ad essere al fianco di
tutti gli operatori, confrontandoci e fornendo formazione
continua per debellare questo malsano processo".
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