E' accusato di avere
sparato contro il fratello al culmine di una lite per motivi
economici avvenuta lo scorso 16 gennaio. Un trentaseienne di
Isola Capo Rizzuto è stato arrestato dai carabinieri della
Compagnia di Crotone con l'accusa di tentato omicidio in
esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip del Tribunale su
richiesta della Procura. Assieme all'uomo è stata arrestata
anche la convivente, di 31 anni, per detenzione illegale di
armi.
I fatti di cui si sono resi protagonisti i due fratelli e che
vedono coinvolta anche la donna, risalgono alla metà del mese
scorso quando, in un'azienda agricola nelle campagne tra Cutro e
Isola di Capo Rizzuto, un uomo aveva chiesto soccorso lamentando
di essere stato ferito a colpi di arma da fuoco da uno
sconosciuto. I primi accertamenti dei Carabinieri, però, avevano
fatto pensare, da subito, ad un quadro totalmente differente da
quello riferito dalla vittima la cui versione era apparsa poco
credibile. Gli approfondimenti svolti successivamente dai
militari, nonostante la reticenza delle persone sentite nei
giorni successivi all'accaduto, si sono concentrate nell'ambito
familiare e hanno portato gli investigatori ad acquisire indizi
di colpevolezza nei confronti del fratello della vittima.
Secondo quanto ricostruito i due fratelli avrebbero iniziato a
discutere fino a quando il trentaseienne avrebbe sparato sei
colpi di pistola a distanza ravvicinata, il primo ad altezza
d'uomo e i successivi più in basso, uno dei quali ha colpito la
vittima alla gamba mentre cercava rifugio in una stalla. Si
sarebbero evitate più gravi conseguenze solo grazie al presunto
inceppamento dell'arma utilizzata, sequestrata con il il
relativo munizionamento in una fase successiva, non trovata
nell'immediatezza perché nascosta dalla convivente dello
sparatore che, per questo, è stata arrestata.
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