Domenica prossima, 26 marzo, a un
mese esatto dal naufragio del barcone carico di migranti che ha
provocato la morte di 88 persone ed alcuni dispersi, la spiaggia
di Steccato di Cutro si trasformerà nel palcoscenico di un'opera
artistica collettiva curata dal regista Giancarlo Cauteruccio.
Il titolo dell'opera é "Arithmos - kr46m0, kr14f9": Arithmòs è
il numero e vuole richiamare i numeri pitagorici della scuola
fondata a Crotone da Pitagora, mentre kr46m0 e kr14f9 sono i
numeri di serie posti sulle piccole bare bianche contenenti le
spoglie di due dei 26 bambini morti nel naufragio.
Numerosi artisti calabresi e di altre regioni hanno aderito
all'iniziativa promossa da Cauteruccio. "Una chiamata alle arti
- ha detto Cauteruccio - per creare un rito condiviso che possa
offrire nuova armonia ad un luogo di struggente e selvaggia
bellezza, ora noto come luogo di morte e di straziante
sofferenza. L'arte calabrese, e non solo, risponde così
all'appello di quella umanità che arriva dal mare, alla ricerca
incessante di pace, giustizia, libertà e pane. Gli artisti
saranno presenti sulla spiaggia di Steccato di Cutro per
osservare e ascoltare il mare, intonando un canto di corpi,
parole e azioni perché l'arte resta un valore in grado di
travalicare confini e pregiudizi e crea il nutrimento delle
anime".
Tra le personalità artistiche che hanno aderito all'iniziativa
ci sono gli attori Peppino Mazzotta, Laura Marchianò, Angelo
Gallo, Saverio La Ruina e Lindo Nudo, con la compagnia teatrale
"Rossosimona"; il cantautore Peppe Voltarelli e
l'Orchestra sinfonica della Calabria, con il direttore Francesco
Ledda".
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