La Corte d'appello di Catanzaro
ha accolto la richiesta di revisione del processo a carico di
Lorenzo Tripodi e Michele Nucera, di 28 e 29 anni, che erano
stati condannati a 6 anni di reclusione con l'accusa di avere
abusato nel 2016 a Melito Porto Salvo (Reggio Calabria) di una
tredicenne.
Altre quattro persone coinvolte nella stessa vicenda, Davide
Schimizzi, di 29 anni, condannato a 9 anni, Giovanni Iamonte, di
37 (8 anni e 2 mesi), Antonio Verduci, anche lui di 29 (6 anni e
6 mesi), e Domenico Mario Pitasi, di 31 (10 mesi solo per
favoreggiamento personale) non hanno chiesto la revisione della
sentenza a loro carico, emessa dalla Corte d'appello di Reggio
Calabria e diventata definitiva nel marzo del 2022,
La richiesta di revisione era stata presentata dai difensori di
Tripodi e Nucera, gli avvocati Baldassarre Lauria e Maria
Domenica Vazzana, e dall'associazione "Progetto innocenti".
"Siamo convinti - affermano, in una dichiarazione, gli
avvocati Lauria e Vazzana - dell'innocenza dei nostri assistiti.
Abbiamo esaminato con molto scrupolo e attenzione le nuove prove
e non abbiamo alcun dubbio in questo senso. Lorenzo Tripodi e
Michele Nucera sono vittime di un clamoroso errore giudiziario
che va al più presto corretto. C'é da considerare che i fatti
sono maturati in un contesto socio-culturale molto degradato. Le
indagini poco accurate hanno generato un forte pregiudizio che
ha influenzato la decisione dei giudici".
La prima udienza del nuovo processo di secondo grado é stata
fissata per il 16 giugno davanti alla Corte d'appello di
Catanzaro
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