"All'inizio le acque erano calme
ma subito dopo l'intensità della corrente è aumentata. I gommoni
con noi a bordo sfioravano pericolosamente enormi massi
nell'alveo del fiume, fino a quando siamo sbattuti su uno di
questi massi ed in tre siamo caduti in acqua". E' il drammatico
racconto di una delle ragazze del Liceo "Giuseppe Rechichi" di
Polistena che era a bordo del gommone insieme a Denise Galatà,
dispersa da ieri nelle acque del fiume Lao dopo essere caduta
mentre faceva rafting.
Nella scuola, stamani, si respira un clima mesto, carico di
disperazione per quanto accaduto.
"Erano circa le 14.30 - racconta ora l'amica di Denise
rientrata a Polistena all'alba - quando siamo saliti sugli otto
gommoni per fare il percorso di rafting su quel fiume. Siamo
arrivati un'ora prima, poi, il tempo di prepararci e indossare
caschetti e salvagente e siamo saliti sui gommoni".
"Denise - racconta la giovane singhiozzando - era sul mio
gommone ed anche lei è caduta. Pensavo di morire, poi qualcuno è
riuscito ad agganciarmi portandomi a riva. Vicino a me ho visto
il caschetto che indossava Denise. Ho visto la morte con gli
occhi, sono rinata ieri".
La ragazza scoppia a piangere pensando a Denise: "Spero che
la trovino" dice tra le lacrime. A scuola nessuno se la sente di
parlare, il dramma si legge negli occhi di tutti, professori e
personale Ata. Si aspetta che arrivi la dirigente scolastica ma
nel frattempo si spera che possa arrivare una telefonata che
annunci il ritrovamento di Denise.
La gita sul fiume Lao era stata fatta anche negli anni scorsi
ed era diventato una sorta di appuntamento fisso con l'obiettivo
di conoscere le bellezze naturaliste calabresi. I 40 ragazzi
erano accompagnati dalla dirigente scolastica Francesca
Morabito, da due professori e dal segretario della scuola.
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