Susan Sarandon, 76 anni, non si
smentisce, è più che mai la pasionaria di Hollywood, e lo è
ancora di più oggi quando attori della WGA e sceneggiatori della
SAG-AFTRA sono in sciopero dal 2 maggio per una retribuzione
equa e contro la minaccia sempre più concreta dell'intelligenza
artificiale.
Così oggi a Catanzaro l'attrice premio Oscar, che sarà premiata
in serata all'Arena con la Colonna d'Oro alla Carriera al Magna
Graecia Film Festival, nella masterclass aperta al pubblico
mette i suoi paletti nel segno della protesta: niente domande su
film, del passato e attuali, e la prevista proiezione di Thelma
e Louise solo in sua assenza. Mentre ha molte cose da dire su
quello che succede nell'industria cinematografica: "Hollywood
non è politica, si preoccupa solo di far soldi. È legata solo al
denaro. Bette Davis ha combattuto contro il sistema dei
contratti ai tempi della black list, c'erano allora molti attori
contro il fascismo negli Stati Uniti, contro McCarthy, tutte
persone che sono state poi punite. Hollywood insomma è
capitalismo ed oggi lo è più che mai". E ancora l'attrice: "Gli
attori non sono più in grado di vivere. Per il sindacato attori
devi guadagnare 26.000 dollari l'anno per avere assistenza
sanitaria. Ora l'87 per cento non lo raggiunge e questo vale
anche per chi lavora nelle serie televisive. E che dire poi
degli Studios che grazie all'intelligenza artificiale
sottopongono gli attori a una scansione del proprio corpo
diventando così proprietari della loro immagine".
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