Il vino che si fa opera d'arte
pittorica. Accade a 852 metri di altezza sul livello del mare.
La nebbia fitta, una faggeta immensa e un sentiero che porta al
Lago La Penna: non poteva esserci palcoscenico naturale migliore
per il "Concerto di Vino su Tela", evento promosso dalla Pro
Loco di Sangineto, di cui è presidente Rosalba Palermo, con la
partecipazione del gruppo volontari del Cai sezione di
Verbicaro.
"Un'esperienza immersiva, più che una semplice performance
- spiegano gli organizzatori - iniziata di buon'ora facendo
trekking: una lunga passeggiata lungo il Sentiero Italia Cai
fino allo specchio lacustre con sosta pic-nic e bosco terapia.
Sport, relax e musica. Il progetto è un dialogo tra le arti e
anche quest'anno, per la seconda edizione, Rachele Grandinetti
(sommelier), Pietro De Seta (pittore) e Riccardo Galimi
(pianista), insieme al violinista Pietro Perrone e alla
sommelier Valentina Cozmuta, hanno portato in scena una nuova
storia da ascoltare sulle note di piano e violino, da vedere
sulla tela realizzata live e da degustare nel calice".
"Il vino di Cirò al centro della narrazione - sostengono
ancora - perché l'inizio della nostra tradizione enologica ci
porta dritti a quei coloni Greci che fondarono Krimisa e
rimasero talmente impressionati dalla fertilità delle vigne che
la ribattezzarono Enotria, terra del vino. Intanto sulla faggeta
aleggiavano nebbia e note mentre la tela bianca di De Seta si
riempiva di colore, il colore del Gaglioppo. Un viaggio nello
spazio e nel tempo perché Cirò ci ha trascinati pure nel '500
quando Luigi Lilio, medico, astronomo e scienziato cirotano,
rivoluzionò il modo di misurarlo il tempo cancellando dieci
giorni dalla storia dell'umanità".
Il Concerto di Vino su Tela ad alta quota è stato un
viaggio sensoriale nel mondo del vino, nella musica e nell'arte.
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