Ha cambiato location, ma non lo spirito originario: stimolare la produzione di nuove opere, l'incontro fra i partecipanti, la formazione, la conoscenza della musica etnica e della Calabria. Il "Tarantella Power" - festival tematico sulla danza e la musica tradizionale ideato e realizzato dall'Associazione Arpa, e diretto da Danilo Gatto e Antonio Critelli - taglia il traguardo della XIX edizione e dopo Caulonia, Badolato e Tiriolo, approda a Monasterace.
Dal 27 agosto e fino a sabato 2 settembre, questo borgo incastonato tra le alture della valle dello Stilaro e dell'Allaro, con lo sguardo rivolto verso il mar Ionio, si anima della vitalità e dell'entusiasmo di oltre 50 corsisti che arrivano da tutta Italia, e anche dal resto d'Europa. Una mescolanza di lingue e tradizioni che da giorni si confonde con il ritmo delle chitarre battenti, dei tamburelli, degli organetti: per i vicoli stretti, i castelli bizantini, i monasteri ortodossi, le rovine greche e tradizioni medievali - che raccontano la storia di un passato glorioso che ha impresso la sua memoria nella roccia e nella sabbia - soprattutto l'accoglienza di questa comunità generosa che ha aperto le proprie abitazioni a questo evento. Le armonie delle tarantelle e i profumi delle cucine che si affacciano nel groviglio delle viuzze ombrose, mentre le porte restano aperte, per la convivialità dei pasti.
La caratteristica principale del "Tarantella Power" è quella di presentarsi come un evento strutturato in cui si declinano le varie attività: corsi, laboratori, presentazioni e seminari, mostre, animazioni, concerti, feste a ballo. Così come non è stata casuale la scelta delle date di questa edizione: l'apertura e la chiusura del Festival sono all'insegna della tradizione viva, con l'immersione in due delle feste più sentite e piene di musica della Calabria: la festa di San Rocco a Gioiosa Jonica domenica 27 agosto, e la Festa della Madonna della Montagna al Santuario di Polsi sabato 2 settembre.
Nel cuore di un Mediterraneo e di un'Europa (purtroppo) di guerra, che invece hanno bisogno di incontri di culture, e di pace, il Tarantella Power non è semplicemente un festival ma si propone come uno spazio di incontro, una dimensione in cui musicisti, danzatori, appassionati delle tradizioni popolari musicali e coreutiche del Sud Italia e del Mediterraneo si incontrano, studiano, creano, fanno musica insieme scoprendo la Calabria nelle sue diverse e possibili connessioni. E grazie alla collaborazione Conservatorio "P. I. Tchaikovsky" di Catanzaro-Nocera Terinese, che ha al suo interno un vivace dipartimento di Musiche tradizionali (con corsi di laurea triennali e biennali in fisarmonica diatonica, fisarmonica tradizionale, zampogna, chitarra battente, tamburi a cornice, canto), Tarantella Power diventa anche una produzione artistico-didattica: tanto che maestri e gli allievi dei laboratori si esibiranno insieme, domani sera alle 22.
E dopo l'esperienza con il progetto "TarantaCeltica", in una entusiasmante jam session domenica sera, I Trillanti direttamente dalla Ciociaria, ieri sera è stata la volta dei Phaleg con gli antichi canti "ad aria", "a ricottara" e "a
disperata" che intrecciano con armonie modali, ritmi irregolari ma anche nuove sonorità degli strumenti tradizionali, l'appuntamento con i concerti continua: stasera alle 22, toccherà a Davide Ambrogio, e a seguire "I Scunchiuruti"; domani alle 23, i "Folìa" e venerdì - alle 22, il gran finale con gli Al Qasar.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA