E' iniziato ed è stato subito
rinviato al 15 novembre prossimo il processo nei confronti dei
presunti scafisti della Summer Love, l'imbarcazione che il 26
febbraio scorso è naufragata a poche centinaia di metri dalla
spiaggia di Steccato di Cutro causando la morte di 94 migranti -
tra i quali 35 bambini - oltre ad una decina di dispersi. Solo
82 persone riuscirono a salvarsi.
A giudizio ci sono un cittadino turchi - Sami Fuat, di 50
anni, - e due pakistani Khalid Arslan, di 25 anni, e Ishaq
Hassnan, di 22 anni. Sono accusati di naufragio colposo e
favoreggiamento all'immigrazione clandestina e morte come
conseguenza di un altro reato. Un altro cittadino turco Ufuk Gun
di 28 anni sarà processato con il rito abbreviato.
Il Tribunale di Crotone, presieduto dal giudice Edoardo
D'Ambrosio (a latere Assunta Palumbo e Giuseppe Collazzo) ha
accolto la richiesta presentata dall'avvocato Barbara Ventura,
in rappresentanza dei legali delle parti offese, di citare nel
giudizio anche il fondo garanzia vittime della strada come
responsabile civile. Il fondo di garanzia è istituito presso la
Consob ed ha come scopo quello di coprire i risarcimenti alle
vittime anche per incidenti nautici per imbarcazioni che hanno
obbligo assicurazione.
Dopo aver accolto la richiesta il collegio ha rinviato
l'udienza per permettere di notificare la citazione al fondo di
garanzia. La pubblica accusa, rappresentata in aula dal
procuratore Giuseppe Capoccia e dal sostituto Pasquale Festa, si
è rimessa alla decisione del Tribunale così come hanno fatto i
difensori degli imputati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA