Il ministro dell'Interno, Matteo
Piantedosi, ha disposto l'accesso antimafia nel Comune di
Melissa. Il provvedimento è stato adottato su proposta del
prefetto di Crotone, Franca Ferraro.
L'accesso è stato motivato dal recente rinvio a giudizio del
sindaco, Raffaele Falbo, con l'accusa di concussione aggravata.
Al primo cittadino, per il quale l'inizio del processo è stato
fissato per il 16 novembre davanti al Tribunale di Crotone,
viene contestato di avere favorito la cosca dominante di
'ndrangheta a Cirò, quella dei Farao-Marincola.
L'accusa contestata a Falbo deriva dalla denuncia presentata
da un imprenditore umbro, Pietro Passeri, titolare della società
"Gost", con sede ad Assisi (Perugia), che gestiva a Melissa la
manutenzione del depuratore comunale. Il contratto con la "Gost"
venne successivamente rescisso dal Comune per presunte
inadempienze contrattuali da parte dell'impresa.
Passeri, nella denuncia, ha sostenuto che il sindaco Falbo lo
avrebbe costretto ad assumere il figlio di una persona che
risulterebbe affiliata alla cosca Farao-Marincola.
"L'Amministrazione comunale - ha scritto il sindaco Falbo in
un post sul profilo Facebook del Comune - ha assicurato la più
ampia, celere e completa collaborazione all'attività della
Commissione d'accesso".
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