Nella Caserma "Fava e
Garofalo", sede della Scuola allievi carabinieri di Reggio
Calabria, ha avuto luogo la cerimonia di giuramento solenne
degli allievi carabinieri del 142mo Corso formativo, intitolato
alla Medaglia d'oro al valor militare ed eroe della Resistenza
carabiniere Andrea Marchini.
Gli allievi hanno giurato fedeltà alla Patria, alle sue leggi
e alle Istituzioni del Paese dinanzi alla Bandiera d'Istituto,
concessa alla Scuola di Reggio Calabria con Dpr del 3 gennaio
2004.
La cerimonia, che ha visto la partecipazione dei familiari
dei 706 allievi, si è svolta alla presenza del comandante delle
Scuole dell'Arma dei carabinieri, generale di corpo di armata
Giuseppe Governale, del comandante interregionale Carabinieri
"Culqualber", generale di corpo d'armata Giovanni Truglio e del
comandante della Legione carabinieri Calabria, generale di
divisione Pietro Francesco Salsano, nonché dei vertici della
magistratura e delle massime autorità militari e civili locali.
Ad allietare l'evento, la Fanfara del 12mo Reggimento
carabinieri "Sicilia", che al termine della cerimonia ha
eseguito alcuni brani, al cospetto dei carabinieri allievi e dei
loro invitati.
I 706 allievi, in ossequio a una lunga e suggestiva
tradizione, hanno vissuto l'emozionante momento dell'apposizione
degli alamari, da parte di familiari o persone a loro care,
sulle "marsine" della Grande uniforme speciale. Nella
circostanza, è stata anche celebrata la "Giornata delle medaglie
d'Oro al valor militare".
Nel corso della cerimonia, è scritto in una nota, Governale
ha evidenziato l'atteggiamento che dovrà ispirare i carabinieri
neopromossi, che "dovranno sempre essere generosi ma al tempo
stesso fermi e granitici nel rispetto dei valori da tutelare",
mentre il comandante della Scuola allievi, colonnello Vittorio
Carrara, nel ripercorrere i momenti salienti del corso, ha
sottolineato l'importanza morale del Giuramento, rimarcando "il
valore del senso di appartenenza all'Istituzione e la
consapevolezza di come i cittadini ripongono nell'Arma dei
carabinieri grande fiducia e ancor più grandi aspettative, che
devono tradursi nel dovere di prestare servizio con la
professionalità e correttezza".
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