Un concerto dal forte impatto
grazie a musicisti dalle grandi capacità e già esperti, malgrado
la loro giovane età. Ha suscitato ampi consensi l'esibizione al
Museo del rock di Catanzaro del gruppo post-punk "Nimby", che ha
presentato il suo nuovo singolo "Avatar" ed il video che lo
accompagna.
Piergiorgio Caruso, fondatore del Museo del rock, ne ha
parlato in termini molto positivi, definendoli una "bella band.
Sono figli mediterranei degli Stooges e scrivono tutto da soli.
Hanno inventiva e idee chiare e, ormai, anche esperienza".
I Nimby nascono nel 2009 su iniziativa di Tommaso La Vecchia,
voce e chitarra, e Aldo Ferrara, chitarrista, il rapporto tra i
quali è iniziato all'università di Catanzaro. A loro, a
completare la band, si sono uniti poi Vins Perri, batteria e
cori, e Manuel Grandinetti, basso.
"Sin dai primi contatti - - racconta Aldo Ferrara - abbiamo
deciso subito di fondere le nostre influenze e di fare questo
percorso insieme. I testi, scritti soprattutto da Tommaso La
Vecchia, sono basati su un obiettivo sociale e sull'osservazione
della realtà esterna, mentre in precedenza erano dedicati
all'introspezione ed alla contemplazione. La prospettiva é
cambiata: anziché guardarsi dentro si guarda fuori e si racconta
un'emersione di fenomeni che l'artista cerca di cogliere, senza
dare soluzioni, osservandoli e cercando di sublimare quello che
vede, anche le cose più negative. Questo é il nostro compito di
musicisti che vogliono fare un percorso autentico e
indipendente. I nostri testi possono anche suscitare stimoli,
facendo presente che esistono dei problemi che vanno affrontati
e che vanno denunciate certe dinamiche e certi squilibri.
L'artista, come ha sempre fatto, dà degli input positivi per
riflettere e magari anche cambiare la testa di certe persone".
"Adesso - racconta ancora Ferrara - stiamo attraversando una
fase compositiva nuova che è stata 'sposata' dall'etichetta
discografica 'Semplicemente dischi' di Peters Loscavo. Ed
abbiamo iniziato questo percorso in digitale con il singolo
'Avatar', accompagnato da un video realizzato da Raffaele
Rotundo, studente dell'Accademia di Belle arti di Catanzaro
consigliatoci dal docente Andrea Grosso Ciponte".
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