/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Naufragio Cutro, sesto scafista era al timone del barcone

Naufragio Cutro, sesto scafista era al timone del barcone

Testimone, 'la colpa di quanto è accaduto é stata la sua'

CROTONE, 07 dicembre 2023, 19:13

Redazione ANSA

ANSACheck

(v. "Naufragio Cutro, arrestato sesto..." delle 14.06) Sarebbe stato il timoniere del barcone carico di migranti naufragato il 26 febbraio scorso a "Steccato" di Cutro, con la morte di 94 persone, 35 delle quali minorenni, Mohamed Abdessalem, di 26 anni, il cittadino siriano al quale è stata notificata nel carcere di Lecce un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Crotone, con l'accusa di essere stato uno dei sei scafisti dell'imbarcazione. É quanto é emerso dalle indagini condotte dalla Squadra mobile e dalla sezione navale della Guardia di finanza di Crotone.
    Secondo la testimonianza di uno dei superstiti del naufragio, siriano anche lui, Abdelsaleem sarebbe stato al timone del caicco anche nel momento in cui l'imbarcazione, a poche decine di metri dalla riva, ha urtato contro una secca, finendo a pezzi. "La colpa di tutto - ha detto il testimone - è stata la sua perché ha accelerato quando, proprio per la possibile presenza di secche, avrebbe dovuto rallentare".
    "Nel momento in cui poi la barca stava affondando - ha detto ancora il testimone - lui è scappato insieme agli altri due scafisti turchi. Abdessalem, inoltre, era quello che dava ordini agli altri componenti del gruppo di scafisti e che seguiva la rotta su un tablet".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza