(v. "Naufragio Cutro, arrestato sesto..." delle 14.06)
Sarebbe stato il timoniere del
barcone carico di migranti naufragato il 26 febbraio scorso a
"Steccato" di Cutro, con la morte di 94 persone, 35 delle quali
minorenni, Mohamed Abdessalem, di 26 anni, il cittadino siriano
al quale è stata notificata nel carcere di Lecce un'ordinanza di
custodia cautelare, emessa dal gip di Crotone, con l'accusa di
essere stato uno dei sei scafisti dell'imbarcazione. É quanto é
emerso dalle indagini condotte dalla Squadra mobile e dalla
sezione navale della Guardia di finanza di Crotone.
Secondo la testimonianza di uno dei superstiti del naufragio,
siriano anche lui, Abdelsaleem sarebbe stato al timone del
caicco anche nel momento in cui l'imbarcazione, a poche decine
di metri dalla riva, ha urtato contro una secca, finendo a
pezzi. "La colpa di tutto - ha detto il testimone - è stata la
sua perché ha accelerato quando, proprio per la possibile
presenza di secche, avrebbe dovuto rallentare".
"Nel momento in cui poi la barca stava affondando - ha detto
ancora il testimone - lui è scappato insieme agli altri due
scafisti turchi. Abdessalem, inoltre, era quello che dava ordini
agli altri componenti del gruppo di scafisti e che seguiva la
rotta su un tablet".
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