Su 198 fascicoli iscritti
nei confronti di persone note, 191 sono stati definiti. Dei 45
fascicoli nei confronti di persone ignote, invece, sono stati
definiti tutti. Sono alcune delle "cifre" fornite, nel corso di
una conferenza stampa, dal Procuratore della Repubblica per i
minorenni di Reggio Calabria Roberto Di Palma, che ha presentato
la relazione annuale sull'attività dell'ufficio nel 2023.
Di Palma ha riferito che ci sono stati anche 6 arresti di
minori in flagranza di reato e 8 in esecuzione di misure
cautelari "tra cui - ha detto il Procuratore - alcune
particolarmente significative. Mi riferisco ad un arresto per
associazione per delinquere finalizzata al traffico
internazionale di sostanze stupefacenti ed a quella situazione
in cui un minore, arrestato assieme ad alcuni familiari, aveva
assunto ruoli decisionali all'interno del gruppo criminale".
Secondo il procuratore Di Palma, "il trend rispetto al 2022 è
assolutamente stabile. Il reato più frequente è attinente al
mondo virtuale e alla pornografia, cioè la detenzione e la messa
in circolo di materiale pedopornografico". Un dato per il quale
Di Palma si é detto "allarmato". "Sui reati a sfondo sessuale -
ha detto il Procuratore - si evidenzia una grandissima povertà
culturale del mondo giovanile. Le fotografie che il minorenne ha
sul cellulare sono, tutt'al più, di ragazzine della provincia
reggina. La detenzione e la messa in circolo di materiale
pedopornografico è una piaga e su questo ci dovrebbe essere una
riflessione importante per il mondo del terzo settore. Altri
reati molto frequenti sono i furti, le rapine e gli episodi di
bullismo e quindi di stalking".
"C'é da dire - ha detto ancora Di Palma - che Il processo
minorile non ha una funzione punitiva, ma di recupero e
rieducazione. Quest'anno sono state ben 64 le messe alla prova e
se si aggiungono i fascicoli provenienti dal 2022 arriviamo
complessivamente a 112. Questo è importante perché l'incidenza
della recidiva di ragazzi che vengono messi alla prova è
bassissima. Per noi questo è un motivo di grandissima
soddisfazione. Va sottolineato anche che il 94% delle nostre
richieste di rinvio a giudizio si concludono con la messa alla
prova in udienza".
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