Si chiama "Apprendere insieme"
ed è un progetto che vede coinvolti i Dipartimenti Salute e
Istruzione della Regione e si propone, grazie ad un
finanziamento di 25 milioni di euro, di intervenire per
individuare precocemente e prendere in carico gli alunni con Dsa
(Disturbi specifici dell'apprendimento) in 360 istituti
scolastici della regione con il coinvolgimento delle cinque
aziende sanitarie provinciali. L'iniziativa è stata presentata
dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, dalla
vicepresidente, dall'assessore all'Istruzione Giusi Princi e
dalla direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Antonella
Iunti.
In Calabria, su una popolazione scolastica complessiva di
228.773 alunni sono 11.500 i portatori di Dsa - che presentano
cioè problematiche legate a lettura, ortografia, grafia e
calcolo - e solo 3.600 di questi risultano in possesso di una
certificazione. In ogni distretto sanitario delle Asp. è stato
spiegato, saranno attivate una o più equipe dedicate agli
istituti scolastici e composte da un neuropsichiatra infantile,
uno psicologo e un logopedista che, su richiesta dei singoli
istituti e dietro il consenso delle famiglie, interverranno
nelle scuole per effettuare diagnosi, certificazione dei
disturbi, supporto alle scuole e riabilitazione. Solo nel primo
trimestre di attività, si è partiti ad ottobre scorso, nei 300
istituti coinvolti sono stati segnalati oltre 300 studenti, 260
dei quali certificati.
"Quello che presentiamo oggi - ha detto Occhiuto - è un
bell'esempio di sinergia istituzionale. La Regione è impegnata
l'Usr, con il Ministero e con le Asp per affrontare il tema dei
disturbi dell'apprendimento che sono molto più diffusi di quanto
si pensi e che generano uno stato di frustrazione psicologica in
molti ragazzi i quali, poi. sono indotti ad abbandonare la
scuola o ad avare scarsi profitti. Invece se fossero presi in
carico per tempo si potrebbe garantire loro una vita migliore".
Credo sia importante - ha aggiunto Occhiuto - investire risorse
ma è altrettanto importante comunicare alle famiglie che questi
problemi possono essere e risolti. In questo senso è importante
quello che possono fare scuola e famiglia".
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