(v. "Porto Corigliano, firmata la concessione..." delle 16.18)
(ANSA) - CORIGLIANO-ROSSANO, 27 FEB - "Apprendiamo dalla
stampa della sottoscrizione di un atto di sottomissione tra la
l'Autorità di Sistema Portuale e la Baker Hughes, nell'ambito
del possibile insediamento nel porto di Corigliano. Di certo,
come più volte sottolineato dall'Amministrazione, senza
preclusioni di carattere ideologico, la città non può non essere
felice di un possibile insediamento produttivo da parte di un
investitore privato che si è dimostrato serio e corretto nelle
interlocuzioni di questi mesi. Sotto questo aspetto, in caso di
effettivo insediamento, l'azienda ha assunto pubblicamente
precisi impegni sotto ogni profilo, ed in particolare sotto il
profilo occupazionale a favore della comunità di
Corigliano-Rossano: impegni sui quali ovviamente vigileremo". Lo
afferma, in una nota, l'Amministrazione comunale di
Corigliano-Rossano.
"Diversi, invece - si aggiunge - sono gli aspetti di
carattere amministrativo poco chiari, più volte sottolineati
nell'ambito della Conferenza dei servizi, con particolare
riferimento alla totale assenza di pianificazione urbanistica
all'interno del porto e quindi all'impossibilità di ottenimento
della conformità
urbanistico-edilizia delle opere proposte. A tal proposito è
utile sottolineare come, alla richiesta di parere formulata dal
Comune di Corigliano-Rossano in data 6 febbraio 2024, il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti abbia risposto
richiedendo all'Autorità di sistema chiarimenti in merito allo
stato dell'iter del Dpss (Documento di pianificazione
strategica) e del Prp (Piano regolatore portuale). Tali
chiarimenti sono stati forniti dall'Autorità di sistema portuale
con una successiva missiva, nella quale si precisa che, dal
1994, nel 2022 è stato dato incarico per la redazione del Dpss
senza che questo sia stato ancora approvato. In questo caso,
come l'ente comunale ha spesso ribadito, è possibile certamente
procedere ad autorizzare, comunque, qualsivoglia progetto
attraverso i poteri speciali conferiti anche all'Autorità di
sistema nella Zona economica speciale, ovviamente assumendosi la
responsabilità di autorizzare in variante agli strumenti
urbanistici le opere mediante la procedura per il rilascio della
cosiddetta Autorizzazione unica. Per trasparenza nei confronti
dei cittadini, dei diretti interessati e delle altre
istituzioni, precisiamo che, dal momento che l'unica Conferenza
dei servizi indetta dall'Autorità portuale è finalizzata al
rilascio di una concessione demaniale, ai sensi dell'articolo 15
del Regolamento per l'utilizzo delle aree (con riferimento ad un
modello D1), e non alla richiesta di 'Autorizzazione unica', ai
sensi dell'art. 5-bis D.L. 91/2017, l'Ufficio competente del
Comune ha richiesto chiarimenti, che siamo certi che l'Autorità
di sistema fornirà in via definitiva. Merita ulteriore
approfondimento, del resto, come la relativa istanza da parte
dell'azienda Nuovo Pignone srl, mediante lo Sportello unico
digitale per la Zes Calabria sia datata 12 dicembre 2023, quindi
ben dopo la convocazione della suddetta Conferenza dei servizi
del 31 ottobre scorso.
Trattandosi di una materia piuttosto complessa, certamente
l'ente comunale non può vantare la medesima padronanza e
competenza della Autorità di sistema che, quotidianamente, si
relaziona con la normativa inerente alle Zes e, pertanto, si è
certi che ogni perplessità di carattere procedimentale sarà
chiarita definitivamente da parte della suddetta Autorità,
considerando che si tratta comunque di aspetti che attengono
alla corretta gestione di questa importante vicenda. Di certo
l'ente comunale, a prescindere dall'esito di queste procedure,
non può non sottolineare l'imbarazzante assenza di un Piano
regolatore portuale a 30 anni dall'approvazione della legge 84
del 1994, dalla quale si evince la totale mancanza di
pianificazione rispetto allo sviluppo del nostro territorio: una
condizione inaccettabile. A tale proposito, nelle scorse
settimane, proprio in vista della eventualità di utilizzo dei
poteri speciali della Zes per autorizzare l'insediamento in
discussione, col rischio che tale circostanza esautori il Comune
nel ruolo che gli compete, l'Amministrazione comunale ha
sottoposto all'Autorità di sistema una bozza di Accordo
propedeutico alla stesura del Piano regolatore, con il quale si
vincolano tutte le altre banchine (la 1, parte della 2, parte
della 4, la 5, la 6 e tutte le altre aree) all'utilizzo
esclusivo della marineria locale oppure a fini turistici
(banchina crocieristica e diporto)".
"Chiaramente - conclude la nota dell'Amministrazione comunale
- in attesa delle spiegazioni richieste, anche alla luce delle
numerose criticità sottolineate più volte in questo procedimento
e del fatto che l'assenza di pianificazione portuale sia
responsabilità esclusiva dell'Autorità di sistema, ci aspettiamo
che tale accordo venga recepito ed accettato".
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