Le ville di Montenero, a
Bordighera, e i terreni di Vallecrosia (Imperia) confiscati al
clan Pellegrino dopo le condanne definitive per associazione
mafiosa degli esponenti locali della 'ndrangheta, sono stati
consegnati stamani con una cerimonia nell'Istituto don Bosco di
Vallecrosia ad associazioni del territorio che li
riutilizzeranno per finalità sociali, in particolare per
favorire percorsi di formazione per i ragazzi dell'Istituto Don
Bosco e del Centro Formazione professionale salesiano.
"Esprimo profonda soddisfazione per l'importante traguardo
raggiunto nella provincia di Imperia, con la riqualificazione di
immobili appartenenti a esponenti di spicco della criminalità
organizzata - ha scritto in un messaggio inviato al prefetto, il
ministro dell'Interno Matteo Piantedosi - Il riutilizzo per
finalità sociali dei beni sottratti alle consorterie criminali
assume un rilevante significato, anche simbolico, perché solo
con la restituzione alla comunità di ciò che ha rappresentato il
frutto di profitti illeciti, può dirsi davvero compiuta l'opera
di contrato alle mafie".
Anche il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha
espresso il proprio apprezzamento: "La restituzione alla
cittadinanza e al mondo dell'agricoltura di terreni confiscati
alla criminalità - ha scritto - può contribuire a contrastare la
desertificazione economica e sociale di alcune aree della nostra
nazione". Parlando dei beni confiscati il prefetto Valerio Romeo
ha ricordato quando, il 23 marzo del 2023, è entrato per la
prima volta nelle ville che la famiglia Pellegrino aveva
realizzato a Bordighera: "Ricorderò sempre quel giorno - ha
detto - quando insieme a Maura Orengo (referente provinciale di
Libera, ndr), alle forze dell'ordine, preziosissime, ai sindaci,
ai ragazzi di Libera e della Spes, andammo ad aprire la villa
che è stata confiscata al clan Pellegrino e trovammo
l'espressione più palese dello stile mafioso. In quella villa,
In quella villa dei nascondigli, il disprezzo nei confronti
della legge prima che i carabinieri la facessero abbandonare ai
criminali. Quello fu un giorno lieto perché per la prima volta
eravamo tutti insieme, a dire 'ormai ci siamo noi, qui'".
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