Sono stati sottoposti ad
interrogatorio di garanzia gli imprenditori Eugenio ed Ortenzia
Guarascio, di 70 e 59 anni, sottoposti mercoledì scorso ad
obbligo di dimora nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla
Procura della Repubblica di Vibo Valentia sui presunti illeciti
nella gestione dell'impianto di compostaggio di Vazzano.
Eugenio ed Ortenzia Guarascio sono indagati nella qualità di
amministratori unici, rispettivamente, delle società "4EL Group
srl" ed "Eco Call". É stato interrogato anche Francesco Currado,
di 70 anni, responsabile tecnico dell'impianto di compostaggio.
Davanti al Gip, Barbara Borelli, i fratelli Guarascio e
Currado hanno respinto le accuse loro contestate, presentando
una documentazione, contenente anche alcuni regolamenti, per
dimostrare la liceità delle loro condotte.
Nell'inchiesta sono indagate, complessivamente, 11 persone,
accusate di inquinamento ambientale e, a vario titolo, di
smaltimento illecito di rifiuti, falso, rivelazione e
utilizzazione di segreto d'ufficio e abuso d'ufficio.
Secondo la Procura di Vibo, tonnellate di rifiuti,
qualificate come fertilizzante, sarebbero state smaltite
illecitamente su terreni agricoli nelle province di Vibo
Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria.
Eugenio ed Ortenzia Guarascio sono difesi dagli avvocati
Francesco Gambardella, Giovanni Vecchio e Simona La Falce,
mentre Francesco Currado è assistito dall'avvocato Nicola
Veneziano.
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