E' la provincia di Catanzaro con
il 39%, in Calabria, la realtà territoriale dove i padri
usufruiscono in maniera maggiore del congedo di paternità il cui
utilizzo in Italia risulta più che triplicato nel periodo
2013-2022. Il dato emerge dall'elaborazione di Save the Children
dei nuovi dati Inps diffusi in occasione della Festa del Papà.
Introdotto nel 2012, lo strumento prevedeva un solo giorno
obbligatorio e due facoltativi, mentre oggi garantisce 10 giorni
obbligatori e uno facoltativo ai neopapà ed è fruibile tra i due
mesi precedenti e i 5 successivi al parto.
A seguire nelle percentuali di adesione al congedo di
paternità, che nel Mezzogiorno propone tassi di adesione ancora
piuttosto bassi, ci sono Reggio Calabria (35%), Cosenza (33%),
Vibo Valentia (29%) e Crotone fanalino di coda (24%). Tutte
situazioni molto lontane dai valori superiori all'80% (i più
elevati) delle province di Bergamo e Lecco (81% in entrambi i
casi), Treviso (82%), Vicenza (83%) e Pordenone (85%).
Ad utilizzare maggiormente il congedo, come era prevedibile
sono gli uomini nelle fasce d'età comprese fra i 30 e i 39 anni
(65,4%) e fra i 40 e i 49 (65,6%). Inoltre, è più probabile che
il padre usufruisca del congedo di paternità se lavora in
aziende medio-grandi. Fra quelle con oltre 100 dipendenti,
infatti, l'utilizzo è pari al 77%, mentre scende al 67,8% in
quelle che hanno fra i 51 e i 100 dipendenti, al 60% fra quelle
che hanno fra i 16 e i 50 dipendenti, fino ad arrivare al 45,2%
nelle aziende con 15 dipendenti o meno. Eppure, è proprio in
questa ultima tipologia di azienda che si è registrato l'aumento
maggiore nell'utilizzo del congedo di paternità tra il 2021 e il
2022 (più 8,7%).
"Il coinvolgimento dei padri nella cura dei figli sta
cambiando, anche se lentamente, anche in Italia - afferma
Giorgia D'Errico, direttrice Affari pubblici e Relazioni
istituzionali di Save the Children - a favore di una maggiore
condivisione delle responsabilità. È necessario sostenere questo
cambiamento, andare nella direzione di un congedo di paternità
per tutti i lavoratori, non solo i dipendenti, garantendo che i
datori di lavoro adempiano all'obbligo di riconoscere tale
diritto, e fino ad arrivare all'equiparazione con il congedo
obbligatorio di maternità".
In Calabria Save the Children è presente con I Poli
educativi che propongono, all'interno di scuole d'infanzia
comunali e statali, percorsi di supporto alla genitorialità e
consulenze con professionisti a sostegno del benessere del
nucleo familiare. Un Polo Mille Giorni è presente a San Luca e
un altro a Locri , con il supporto dell'Impresa Sociale Con i
Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà
educativa minorile.
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