La richiesta di co-finanziare
gli studi per il Ponte sullo Stretto di Messina è arrivata sul
tavolo di Bruxelles che "entro luglio" pubblicherà la sua
decisione. "Finora abbiamo avuto due incontri con il vice
premier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e sono
lieto di sapere che la domanda è stata presentata", ha detto
all'ANSA Pat Cox, coordinatore della Rete transeuropea di
trasporto (Ten-T) del Corridoio Mediterraneo-Scandinavo, a
margine dei Connecting Europe Days che si sono svolti a
Bruxelles.
Cox ha spiegato che le uniche risorse che potrebbero arrivare
per ora da Bruxelles sono quelle
di un co-finanziamento fino al 50% per tutti quegli studi di
preparazione e aggiornamento del progetto per la costruzione del
Ponte. Una "minima parte" di un progetto finanziariamente
imponente che potrebbe costare decine di miliardi di euro. Per
accedere in futuro alle risorse dell'Ue tramite lo strumento di
finanziamento per collegare l'Europa "il progetto di costruzione
dovrà entrare a farne parte".
"Quello che possiamo fare per ora è solo il cofinanziamento
degli studi", ha precisato Cox, ricordando che a Bruxelles non
c'è solo il dispositivo finanziario per collegare l'Europa e che
l'Italia "ha accesso a diversi programmi finanziari dell'Ue". Si
tratta "di un progetto molto ambizioso e molto costoso", ha
aggiunto, sottolineando che avrà bisogno di finanziamenti da
parte nazionale ma che in futuro "potrebbe richiedere un
finanziamento europeo".
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