"Un grande partito
politico si deve assumere la responsabilità di una proposta e di
una conseguente battaglia politica per raggiungere quelle
proposte per costruire, tassello dopo tassello, una Calabria che
ce la può fare, che combatte che ha un futuro per le sue aree
interne, per i suoi giovani, per le sua imprese. Perché il
rischio, di contro, è un impoverimento complessivo". Così il
senatore e segretario del Pd della Calabria Nicola Irto, ha
sintetizzato, in conferenza stampa, l'obiettivo della Conferenza
programmatica in programma il 19 e 20 aprile, sempre a Soveria
Mannelli. Appuntamento al quale è stata invitata a partecipare
la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein.
"Un partito politico - ha detto Irto deve essere
continuamente al lavoro e deve provare ad alzare l'asticella
dell'impegno e porsi delle domande su come governare questa
regione e come dare una proposta complessiva alle grandi
questioni che questa regione ha. Quello che abbiamo fatto è
stato un percorso complesso ed è la prima volta che si fa in
Calabria una conferenza grammatica. Il risultato di tutto questo
sarà un documento di prospettiva del governo di questa regione
che vuol dire che il Pd, accanto all'opposizione, mette in campo
delle proposte partendo da dati drammatici".
Irto ne ha messi in evidenza tre. "Negli ultimi 20 anni - ha
detto - il Pil della Calabria è sceso dal 2,1 all'1,84 e
continua a scendere checché ne dica Occhiuto. Nel primo
trimestre del 2022 il tasso di occupazione era al 42,1%, dato
che portava la Calabria al quartultimo posto in Europa. Il terzo
dato, paradossalmente il più famigerato ma che va valorizzato
per capire in che modo noi possiamo dare una risposta: i 300
milioni di debito che si crea con la migrazione sanitaria.
Potremmo aggiungerne altri: sull'occupazione dei laureati, sulla
fuga e sullo spopolamento con una forbice tra 15.000 e 20.000
giovani ogni anno lasciano la Calabria. Noi vogliamo provare a
dare delle risposte complessive sul lavoro, sulle politiche
sociali, sulla sanità, sulle infrastrutture. Insomma un lavoro
per arrivare ad approvare un documento che rappresenti il
progetto della Calabria del futuro".
Un'iniziativa definita da Irto di "innovazione" e "anche la
giusta alternativa al populismo mediatico del presidente di
Regione che ogni giorno annuncia una realtà parallela. Sulla
sanità - ha detto - l'unico atto vero che ha fatto sulla sanità,
poi il resto ha fatto slogan, è stato il riordino della rete
ospedaliera. Peccato per lui che dopo cinque giorni ha dovuto
dire 'contrordine annullo tutto' perché aveva capito che aveva
creato un problema in tutta la regione".
"Dobbiamo - ha sostenuto l'esponente dem - provare a mettere
in campo una grande comunità politica che si autodetermina, che
si autogestisce senza colonnelli che vengono a dirci che cosa
dobbiamo fare come è accaduto in passato ma che decide le
proprie sorti. Comunità che deve avere anche la capacità e
l'ambizione di darsi una programmazione nel tempo. Io sono
convinto che con tutte le difficoltà, le discussioni di un
partito plurale, ampio, ci possiamo riuscire".
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