(ANSA) - CORIGLIANO-ROSSANO, 10 APR - In un video diffuso sui
social si vedeva un soggetto fragile affetto da disabilità,
colpito da più persone per la strada, anche con una cinghia.
Adesso, a distanza di circa un mese dall'episodio, i carabinieri
hanno individuato gli autori del gesto, familiari della vittima,
portando anche alla luce le condizioni di estremo disagio in cui
viveva l'uomo percosso, trovato in stato di evidente
denutrizione e abbandono e privato di ogni sostegno economico,
nonostante percepisse la pensione di invalidità.
Il fatto è accaduto a Corigliano-Rossano dove i carabinieri
della Stazione Corigliano Calabro Centro, dipendente dal Reparto
territoriale di Corigliano-Rossano, a conclusione di un'indagine
coordinata Procura di Castrovillari diretta da Alessandro
D'Alessio, hanno eseguito tre misure cautelari del divieto di
avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa, con
controllo elettronico, nei confronti di altrettanti componenti
di un unico contesto familiare e legati da vincoli di parentela
con la parte offesa. I tre sono indagati per maltrattamenti
contro familiari o conviventi.
I fatti risalgono alla metà del marzo scorso, quando sui
social, in ambito locale, era stato diffuso il video delle
violenze. Le immagini avevano suscitato indignazione in diversi
utenti, alcuni dei quali si sono rivolti ai carabinieri per
segnalare il fatto. Il video è stato acquisito e, seguendo le
indicazioni della Procura, è divenuto oggetto di un'accurata
analisi per risalire all'identità dei protagonisti e appurare
quali fossero le prove per dimostrare le responsabilità degli
stessi. E' così emersa la condizione di estremo disagio in cui
viveva il disabile, ciclicamente sottoposto a percosse e privato
di ogni sostegno economico. Dalle indagini, secondo l'accusa,
sono anche emersi gli elementi di prova posti a sostegno delle
accuse per i maltrattamenti addebitati agli indagati verso il
loro congiunto.
I carabinieri evidenziano "la celerità con la quale gli
organi dello Stato si sono mossi dopo la segnalazione del video,
che hanno agito sui diversi livelli con il fine principale di
aiutare un soggetto fragile costretto a vivere delle evidenti
sofferenze, sia fisiche che mentali".
A conclusione delle indagini, il Gip di Castrovillari ha
riconosciuto la gravità indiziaria ed ha accolto, anche se in
modo difforme dalla richiesta del Pm circa la gravità delle
misure da applicare, l'istanza cautelare.
La vittima è stata allontanata dal contesto dove viveva e
ricollocata in una struttura capace di sostenerlo e di venire
incontro a quelle che sono le sue reali esigenze, per
consentirgli di vivere una vita quanto più dignitosa possibile.
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