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Nel '24-'25 in Calabria a scuola dal 16 settembre al 7 giugno

Nel '24-'25 in Calabria a scuola dal 16 settembre al 7 giugno

Occhiuto ha firmato il decreto, 202 i giorni di frequenza

CATANZARO, 18 aprile 2024, 12:01

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Varato in Calabria il calendario del nuovo anno scolastico 2024-2025. Le lezioni, afferma la vicepresidente della Regione, con delega all'istruzione, Giusi Princi, "inizieranno il 16 settembre 2024 e termineranno il 7 giugno 2025 per tutti gli ordini e grado d'istruzione, tranne che per la scuola dell'infanzia il cui termine di chiusura è previsto per il giorno 30 giugno 2025, per come stabilito dal calendario scolastico 2024-2025".
    Il calendario scolastico 2024-2025, proposto dalla vicepresidente Princi, è stato approvato ieri, con decreto numero 20 del presidente della Regione Roberto Occhiuto, sulla base dell'istruttoria del dipartimento regionale all'Istruzione, a cura della dirigente generale Maria Francesca Gatto, e della dirigente del settore istruzione Anna Perani.
    Nello specifico saranno 202 il totale delle giornate di lezioni obbligatorie previste. Tenendo conto dei giorni di festività nazionali previste dal ministero dell'Istruzione e del merito per tutte le scuole di ogni ordine e grado, le attività didattiche non si svolgeranno sabato 2 novembre 2024, commemorazione dei defunti, da lunedì 23 dicembre 2024 a lunedì 6 gennaio 2025 per le vacanze di Natale, da giovedì 17 a martedì 22 aprile 2025 per le vacanze di Pasqua, sabato 26 aprile 2025, interfestivo, da venerdì 2 a sabato 3 maggio 2025, interfestivi.
    "Per la necessaria condivisione, le date - specifica la vice presidente - sono state prima proposte all'Ufficio scolastico regionale, a Unioncamere e Confesercente regionali, a Upi Calabria, all'Anci Calabria, a Cisl, Cgil, Uil e Snals scuola, a Gilda - Unams, ad Anp. Dopodiché abbiamo ritenuto di dover esercitare la competenza regionale procedendo velocemente per la definizione complessiva del calendario scolastico anche per permettere agli organi collegiali delle istituzioni competenti di provvedere all'organizzazione e alla pianificazione delle attività, nonché per consentire agli Enti locali di organizzare la fornitura dei servizi di competenza in coerenza con la programmazione scolastica".
    "Ovviamente - chiarisce Giusi Princi - tenendo ferme le date di inizio e fine lezioni scolastiche che non sono derogabili, le istituzioni scolastiche, nell'ambito della propria autonomia, potranno disporre gli opportuni adattamenti del calendario scolastico d'Istituto, previa deliberazione motivata degli organi collegiali dell'istituzione e nel rispetto del monte ore annuale deliberato. Dovranno darne comunicazione alle famiglie, agli Enti locali e all'Usr e all'Ambito territoriale provinciale di appartenenza. Gli adattamenti - conclude la vicepresidente Princi - possono essere disposti per esigenze legate al Piano triennale dell'offerta formativa, per determinate specificità dell'istituzione scolastica, per eventi imprevedibili e straordinari o per altre circostanze legate a manifestazioni, fiere, feste locali".
   

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