"È una giornata densa di
significato per il valore concreto dell'iniziativa ma anche di
quello simbolico perché la sede di Reggio Calabria, che è stata
la prima storica dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e
confiscati, viene collocata in un bene che fu sottratto alle
organizzazioni criminali. Questo consentirà anche la
continuazione e il miglioramento delle attività e delle
performance dell'Agenzia. Oggi è veramente una bella giornata".
A dirlo il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, oggi a
Reggio Calabria per l'inaugurazione della nuova sede dell'Ansbc
in un immobile che è stato confiscato a don Rocco Musolino,
ritenuto un boss dalla magistratura ma deceduto alcuni anni fa
senza essere mai condannato per mafia.
Nel corso del suo intervento il ministro Piantedosi ha
spiegato che "da quando è stata costituita fino ad adesso,
l'Agenzia ha destinato in tutta Italia 23.710 beni immobili e
2.223 aziende. E questo l'ha fatto conferendole ad enti
istituzionali per il tramite degli enti locali ad associazioni,
sia per lo svolgimento di attività propria istituzionale o per
attività sociali. Solo qui in Calabria sono stati 8.344 i beni
che sono stati in qualche modo riassegnati e 608 sono state le
aziende. Ma mi piace citare anche il dato che riguarda
l'attività del nostro Governo perché da quando siamo in carica
questa performance, grazie soprattutto agli attori
istituzionali, si è particolarmente intensificata perché abbiamo
assegnato 6.612 beni di cui 4.515 beni immobili per un valore
complessivo di 304 milioni di euro".
A proposito della gestione delle aziende mafiose oggi gestite
dallo Stato, secondo Piantedosi "dobbiamo scongiurare nella
maniera più assoluta che possa passare il messaggio che ciò che
riesce a fare la criminalità organizzata non riesce a farlo lo
Stato. È un messaggio che noi dobbiamo scongiurare. Lo dobbiamo
fare qui ma lo dobbiamo fare altrove. Lo dobbiamo fare per i
calabresi ma lo dobbiamo fare per il nostro splendido Paese".
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