I testimoni non si sono presentati
ed il collegamento con la Germania non è stato fatto. Questa la
motivazione del rinvio dell'udienza del processo a carico dei
presunti scafisti del caicco 'Summer Love' il cui naufragio,
avvenuto il 26 febbraio 2023, ha causato la morte di 94 persone
ed un numero imprecisato di dispersi. Alla sbarra ci sono Sami
Fuat, turco di 51 anni, Khalid Arslan, di 26 anni, e Ishaq
Hassnan, di 23 anni, entrambi pakistani, tutti accusati di
naufragio colposo, favoreggiamento all'immigrazione clandestina
e morte in conseguenza di altro reato.
In apertura di udienza, il presidente del collegio Edoardo
D'Ambrosio ha comunicato che il dipartimento di Polizia
penitenziaria ha avuto notizia che tre superstiti del naufragio
che dovevano testimoniare dalla Germania non si sono presentati
e per questo non è stato attuato il videocollegamento.
Si tratta di un nuovo stop del processo che già ha dovuto
fare i conti con la mancanza di interpreti di lingua farsi e
dari, parlate in Afganistan. Anche per questo il pubblico
ministero Pasquale Festa ha chiesto la sospensione dei termini
di custodia cautelare per la complessità del dibattimento a
causa di problemi di natura logistica. Termini che scadono a
settembre. Richiesta che, però, è stata dichiarata inammissibile
dal Tribunale in quanto, nell'udienza in corso, mancava un
interprete di lingua turca per l'imputato Sami Fuat al quale,
quindi, non poteva essere garantito in questa udienza il diritto
alla difesa. Il presidente D'Ambrosio ha consigliato al pm di
reiterare la richiesta nelle prossime udienze.
Il difensore dei due imputati pakistani, l'avvocato Salvatore
Perri, ha chiesto di poter abbreviare i tempi del processo
rinunciando alle testimonianze dei superstiti anche in
considerazione del fatto che molti sono stati sentiti nel corso
dell'incidente probatorio di un anno fa; in quello stesso
periodo, ha detto l'avvocato, i superstiti che si trovavano
ancora a Crotone "sono stati accompagnati all'estero in pompa
magna dalle forze dell'ordine italiane quando era evidente che
dovevano restare qui".
L'udienza è stata aggiornata al 5 giugno alle ore 11 perché,
ha spiegato D'Ambrosio, l'autorità tedesca ha riconvocato di sua
iniziative per quella data i testimoni che, invece, il
Tribunale Crotone non ha la possibilità di contattare.
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