Con oltre diecimila firme in
venti giorni prosegue la campagna referendaria della Cgil
Calabria "per la tutela dei diritti di lavoratrici e lavoratori,
per un lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro".
"Grazie all'impegno della Camere del Lavoro - afferma
Gianfranco Trotta, segretario confederale Cgil Calabria - delle
categorie e dei delegati, tramite i banchetti ma anche le
assemblee nei luoghi di lavoro, territorio per territorio, dai
capoluoghi ai piccoli centri, senza trascurare le aree interne,
il sindacato ha avviato a tutti i livelli un lavoro di militanza
e di coinvolgimento e partecipazione capillare che sta
raccogliendo non solo adesioni, ma anche centinaia di
testimonianze che confermano la necessità, nonché l'urgenza, di
cambiare quelle norme che non consentono di dare piena dignità
al lavoratore, ne mettono a rischio la sicurezza e non gli
permettono di guardare con serenità al futuro".
"Un lavoro importante - aggiunge Trotta - quello che
abbiamo messo in campo che proseguirà fino a luglio, insieme
alle tante altre iniziative per il diritto alla Salute, la
difesa e l'applicazione della Costituzione, la legalità, che ci
permetterà di continuare ad essere tra la gente, raccogliendo le
loro istanze e storie. Esperienze spesso negative, di
precarietà, rabbia e sdegno che ci confermano che quella del
referendum è la strada giusta".
"La Cgil Calabria è convinta - è detto in una nota del
sindacatao - che il futuro del Paese, delle attuali e delle
nuove generazioni, si possa cambiare anche, e soprattutto,
mettendo mano al lavoro precario, alle morti sul lavoro e alla
logica del profitto negli appalti e subappalti, capovolgendo,
insomma, istituti e prassi date per assodate. Cosa chiediamo?
Chiediamo l'abrogazione delle norme che impediscono il reintegro
al lavoro in caso di licenziamenti illegittimi, che facilitano i
licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese, che hanno
liberalizzato l'utilizzo del lavoro a termine e che impediscono,
in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la
responsabilità all'impresa appaltante. Il nostro lavoro di
raccolta firme proseguirà incessantemente fino a luglio anche
tramite la firma on line su www.cgil.it/referendum".
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