Ventitré lavoratori non in
regola dei quali 12 completamente in nero: è quanto hanno
accertato i finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme nel corso di
un controllo in una nota palestra gestita da un'associazione
sportiva. Gli accertamenti hanno permesso di riscontrare la
presenza, in assenza di qualsivoglia comunicazione al sistema
informativo del ministero del Lavoro e delle politiche sociali,
di receptionist, addetti di sala, istruttori, impiegati di
segreteria.
Nei confronti dei responsabili dell'associazione sportiva è
stata avviata la procedura della diffida alla regolarizzazione
delle posizioni dei lavoratori ed al pagamento della cosiddetta
maxi-sanzione, calcolata ricostruendo le giornate di effettiva
presenza al lavoro dei dipendenti, nonché ulteriori irregolarità
riscontrate, quali l'omessa o infedele registrazione di dati
obbligatori sul "libro unico del lavoro" e la violazione
dell'obbligo di tracciabilità dei pagamenti delle retribuzioni,
per un ammontare complessivo di oltre 300 mila euro.
Nel corso delle verifiche, inoltre, sarebbe stata accertata
la presenza di un impianto di video sorveglianza non autorizzato
installato all'insaputa dei lavoratori. Per questo motivo i
responsabili sono stati segnalati all'Autorità garante della
privacy.
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