La realizzazione di un grande
museo di arte contemporanea sul modello del Guggenheim di Bilbao
a Catanzaro. A proporlo è Piero Mascitti, esecutore testamentale
artistico del patrimonio di Mimmo Rotella e presidente
dell'Archivio Mimmo Rotella.
"Non perché questa è la mia città - afferma Mascitti in una
nota - ma perché si trova al centro della Calabria: attirerebbe
visitatori da tutta la regione e da quelle limitrofe, con
l'ambizione di diventare un riferimento per tutto il centro-sud.
Per la realizzazione di questo museo penso a grandi architetti
come Renzo Piano, Frank O Gehry, Tadao Ando, Zaha Hadid
Architects, Mario Bellini (di quest'ultimo ho realizzato una
monografia nel suo ruolo di architetto, con prefazione di
Kenneth Frampton)".
"Penso - prosegue - ad una istituzione capace di garantire
un'offerta culturale ricca e di qualità, supportata da una
struttura dotata di spazi articolati con gallerie per
esposizioni, di un auditorium per concerti, conferenze e
seminari, di sale polifunzionali attrezzate per sudio e
didattica, di una biblioteca dedicata all'arte. Mi piacerebbe
che questo museo fosse sede di una collezione permanente di
opere di Mimmo Rotella. L'omonima fondazione, di cui sono
cofondatore e sono stato direttore, possiede un notevole
patrimonio di suoi lavori e potrebbe dare un importante
contributo. Della realizzazione di questo museo parlavo spesso
con Rotella: lui aveva vissuto a Parigi e aveva visto nascere il
Centre Pompidou. Da allora aveva in mente qualcosa di analogo
per la sua amatissima terra: un centro importante capace di
coinvolgere i calabresi in prima persona avvicinandoli
all'arte".
"Questa - conclude Mascitti - è anche la mia idea: una
struttura in grado di ospitare piccole e grandi mostre, eventi,
scambi culturali, momenti formativi per grandi e piccoli,
ricerca; un luogo dove le persone possano sentirsi a casa
diventando fruitori di arte, musica, poesia, bellezza; un luogo
di cui i calabresi possano andare orgogliosi. Mi piacerebbe
intitolare questo museo a Mimmo Rotella, inaugurandolo con una
mostra di opere di Pablo Picasso in collaborazione con il museo
Picasso di Parigi. E darei poi spazio ai giovani offrendo loro
un luogo dove potersi esprimere e farsi conoscere in un
contrappunto di calabresità e internazionalità: un luogo che
potrebbe diventare un importante polo culturale dell'arte
italiana contemporanea".
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