Quattro ore di sciopero su tutti i
siti calabresi della Abramo Customer Care. È quanto annunciano
per domani, 27 giugno, le segreterie regionali Slc-Cgil,
Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl Telecomunicazioni. In una nota i
sindacati ricordano che "mancano ormai 5 giorni al termine del
contratto che garantisce le attività necessarie alla Abramo
Customer Care in Amministrazione straordinaria affinché mantenga
in essere oltre 1000 contratti di lavoro in Calabria".
Per questo motivo da lunedì scorso i dipendenti Abramo CC di
Crotone hanno occupato l'aula consiliare riunendosi in assemblea
permanente finché il ministero non convocherà un tavolo di crisi
sulla vertenza.
Quella della Abramo CC è una vertenza complessa che dipende
da diversi fattori: "Al di là di alcune affermazioni
istituzionali - scrivono i sindacati - non si hanno certezze da
parte del committente né tanto meno dei commissari straordinari
di ulteriori proroghe delle attività che consentano di avere
ulteriore tempo per ricercare una soluzione per tutti i
lavoratori impattati. Dopo 6 mesi e, nonostante le richieste ed
i solleciti fatti sia da parte istituzionale che dalle
segreterie nazionali e regionali sia confederali che di
categoria, di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, ancora non è stato
convocato il tavolo di crisi specifico per Abramo Customer
Care".
Così, contemporaneamente alla serrata delle attività
commerciali che si terrà domani a Crotone in segno di
solidarietà, è stato deciso per lo sciopero di quattro ore "per
gridare sempre più forte - aggiungono le sigle sindacali - che è
vergognoso il comportamento di Tim, azienda partecipata dallo
Stato, che non ha assolutamente alcuna remore nel mettere in
mezzo alla strada 1000 madri e padri di famiglia calabresi per
perseguire un risparmio irrisorio rispetto ai costi ed ai
fatturati miliardari".
Lo sciopero interesserà tutti i siti produttivi calabresi
(Crotone, Montalto Uffugo e Catanzaro) con relative
manifestazioni territoriali, perché, ribadiscono i sindacati, "è
una vertenza che impatta tutta la Regione, una vertenza che va
oltre le velleità personali e territoriali, una vertenza tra le
più importanti che la nostra Regione è costretta ad affrontare e
necessariamente a vincere".
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