Si è conclusa l'attività di
inanellamento scientifico su alcuni pulli di Cicogna bianca nati
in Calabria nel 2024. L'attività, al suo sesto anno, rientra nel
più ampio piano di azione denominato "Cicogna bianca Calabria"
che la sezione Lipu di Rende ha messo in campo nel 2003 per
favorire la nidificazione di questa specie nella regione
attraverso l'installazione di nidi artificiali, una sorta di
piattaforme circolari in legno.
L'attività d'inanellamento, che riveste una particolare
importanza scientifica e protezionistica, è stata possibile
grazie ad una collaborazione tra Lipu, Ispra ed e-distribuzione,
la società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica a
media e bassa tensione.
L'inanellamento, spiega la Lipu è una tecnica che consiste
nel fissare un anello metallico (in policarbonato nel caso di
grossi volatili come la Cicogna bianca) al tarso degli uccelli
con impresso un codice alfanumerico rilasciato da Ispra, univoco
per ogni individuo, una sorta di carta di identità che
accompagnerà la piccola cicogna per tutta la vita. L'attività su
questa specie, sperimentata soprattutto nei paesi dell'est
europeo e in pochissimi altri siti italiani, grazie alla
possibilità di leggere il codice alfanumerico sulla lunga zampa
della cicogna bianca, darà importanti informazioni sulle rotte
migratorie, sulle aree di sosta, sulle aree di svernamento e di
successiva nidificazione. In più l'attività di inanellamento è
stata associata, ormai da alcuni anni, alla campagna "Un nome
per la Cicogna", iniziativa dove si può associare il proprio
nome al codice alfanumerico del cicognino scelto.
Nei sei anni di attività sono state inanellate in Calabria
140 giovani cicogne, di queste 15 sono state avvistate in natura
tra la Calabria e la Sicilia e 9 sono ritornate a riprodursi in
Calabria nella stessa area in cui sono nate o a pochi chilometri
di distanza, sostiene Roberto Santopaolo responsabile del
progetto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA