Presidio questa mattina davanti al
Comune di Cosenza, presente anche il sindacato Usb, dei
lavoratori della cooperativa Adiss, ex Lpu poi stabilizzati che
per oltre venti anni hanno svolto l'attività di pre e post
scuola e la gestione del servizio scuolabus in città.
"A distanza di tempo - è detto in una nota di Usb Cosenza -
nessun passo concreto è stato mosso per ridare il lavoro ai 15
operatori della cooperativa, che da mesi si trovano senza
stipendio e senza un futuro lavorativo. La causa del loro
licenziamento è riconducibile al taglio dei servizi welfare
dovuto al dissesto finanziario del Comune. Il sindaco Caruso
aveva annunciato un'operazione verità per far luce sui conti
comunali e le spese pazze, ma questo impegno non è mai stato
portato a termine".
Una delegazione, composta dai rappresentanti sindacali e
dagli ex lavoratori Adiss, è stata ricevuta dal dirigente
Giuseppe Bruno e sono state avanzate delle proposte per aprire
un tavolo inerente il taglio dei servizi essenziali e avviare un
percorso a partire dalla Conferenza dei servizi allo scopo di
dialogare sul ripristino dei servizi legati al welfare e il
reintegro dei lavoratori Adiss, licenziati.
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