Il presidente della Regione,
Roberto Occhiuto, su invito del presidente della fondazione
"Trame", Nuccio Iovene, ha visitato la mostra "Visioni Civiche -
L'arte restituita. Dalle opere confiscate alle mafie al bene
comune", allestita nel Museo Archeologico di Lamezia Terme, in
occasione della tredicesima edizione di Trame Festival e ancora
visitabile fino al 28 luglio.
Nella mostra, curata dal professor Lorenzo Canova, sono presenti
44 opere confiscate alla criminalità organizzata realizzate da
artisti come De Chirico, Ligabue, Lodola, Caruso. In
esposizione, in particolare, i capolavori sequestrati al "re dei
videopoker" Gioacchino Campolo, già esposti al Palazzo Crupi di
Reggio Calabria, ed a Gennaro Mokbel, finanziere vicino alla
Banda della Magliana, mai presentate al pubblico.
"Mi piacerebbe - ha detto il presidente Occhiuto - che questa
iniziativa potesse consolidarsi nel tempo, diventando stabile, e
potesse essere replicabile in altre zone della Calabria e del
Paese. Farò in modo che le Istituzioni competenti possano
valorizzare l'ottimo lavoro che con grande creatività e
diligenza 'Trame' ha saputo realizzare a Lamezia. 'Trame' è come
un antibiotico perché sviluppa gli anticorpi positivi che, per
fortuna, in Calabria ci sono. 'Trame' li rende visibili,
racconta storie di resistenza e valorizza tanti giovani che non
si rassegnano alla prepotenza e alla violenza della 'ndrangheta.
Ha il merito di raccontare non tanto quello che di brutto ha
subìto o succede in Calabria, ma quanta voglia di combattere e
quanto di bello ci sono nella nostra regione".
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