La Calabria è tra le poche
Regioni in Italia a garantire ai propri cittadini quasi tutte le
visite mediche nei tempi previsti dalla legge. È quanto emerge
da
un'indagine effettuata da Cittadinanzattiva.
L'indagine ha analizzato i dati relativi a sei prestazioni
campione. Per ciascuna di esse sono stati valutati i tempi di
attesa per ciascuna delle classe di priorità definite dal Piano
Nazionale Governo Liste di attesa.
I tempi nelle tre Asp sono eccellenti: a Reggio Calabria,
qualunque sia la classe di priorità, basta 1 solo giorno per
ottenere una visita oncologica o ginecologica. A Catanzaro, se
si ha una ricetta per una visita con priorità 'Breve', cioè da
erogare entro 10 giorni, in 1 giorno si ottiene una visita
oncologica, in 2 una ginecologica, in 3 un'ecografia addome, in
4 giorni una visita cardiologica, in 5 una visita pneumologica.
Gli unici ritardi si riscontrano nella Asp di Vibo Valentia per
alcuni esami programmati, da eseguire entro 120 giorni: la prima
visita ginecologica (eseguita in 167 giorni); l'ecografia addome
(138 giorni); la mammografia (230 giorni).
"Da precedenti indagini e da articoli di stampa, che
restituiscono l'immagine di una crisi sempre più cronica della
sanità calabrese, ci si aspettava che anche i dati ricavabili
dalla piattaforma regionale restituissero un quadro
problematico. Quello che invece emerge da questa indagine è una
situazione di quasi-eccellenza", afferma Cittadinanzattiva. "Ci
si chiede se l'attendibilità fornita dalla piattaforma sia reale
o se siano necessari ulteriori approfondimenti". Per
Cittadinanzattiva, infatti, "questi dati potrebbero nascondere
una mobilità sanitaria molto accentuata in Regione. Oppure, le
modalità di raccolta dei dati potrebbero essere in qualche modo
differenti da quelle utilizzate dalle altre piattaforme
regionali".
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