Il Consiglio regionale ha
approvato a maggioranza il provvedimento amministrativo per la
"Effettuazione del referendum consultivo obbligatorio" sulla
proposta di legge di "Istituzione del nuovo Comune derivante
dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero". È
stato questo l'argomento più dibattuto nel corso della seduta
odierna del Consiglio regionale, presieduto da Filippo Mancuso.
Serrato il dibattito sul provvedimento, che é passato con il
voto favorevole del centrodestra e del consigliere del Movimento
Cinque Stelle, Francesco Afflitto, che ha motivato il suo sì
come "un atto di rispetto nei confronti della democrazia, che
viene rappresentata nella sua più alta forma dalla consultazione
della volontà popolare".
Nel corso della seduta sono stati approvati, tra l'altro, il
rendiconto dell'esercizio 2023 dell'Agenzia regionale per la
protezione dell'Ambiente della Calabria (Arpacal), i rendiconti
degli esercizi 2020 e 2021 dell'Azienda Calabria Verde, ed il
Rendiconto dell'esercizio finanziario 2023, della relazione
sulla gestione 2023 e del Piano degli indicatori di bilancio e
dei risultati attesi del Consiglio regionale.
L'Assemblea ha approvato a maggioranza, inoltre, la "Modifica
del Piano regionale di gestione dei rifiuti - Integrazione
criterio localizzativo 'Fattore pressione discariche". Argomento
sul quale si è sviluppato un articolato dibattito. Nella sua
risposta, il presidente della Giunta, Roberto Occhiuto, ha
sottolineato "la mancanza di consapevolezza di quanto avvenuto
in Calabria negli ultimi trent'anni in questo specifico
settore".
"La diminuzione degli indici di pressione - ha affermato
Occhiuto - impedirà che Crotone continui ad essere la discarica
in cui, secondo quanto era previsto dal Piano dei rifiuti
approvato nel 2016, potrebbero essere riversati dieci milioni di
metri cubi ulteriori di rifiuti. Nessuno ha rilevato che oggi la
Calabria, a differenza adi altre regioni, ha ricevuto, grazie al
nuovo Piano, la condizione abilitante per spendere le risorse.
In passato, invece, si è consentito uno 'stupro' del territorio.
Alcuni emendamenti avrebbero meritato di essere approfonditi, ma
bisogna tenere conto dell'impugnabilità del provvedimento. Siamo
in presenza di un piano che eviterà alla Calabria di essere la
pattumiera d'Italia. Non è legittimo addossare a chi oggi
governa la responsabilità di chi in passato avrebbe dovuto fare
e non ha fatto", ha concluso Occhiuto, assicurando che "si sta
lavorando per fare di Crotone e della Calabria un esempio
positivo e virtuoso".
La seduta si è chiusa con la trattazione di Interrogazioni a
risposta immediata e Interrogazioni a risposta scritta.
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