(v. 'Morti in torrente, a Civita ricordate...' delle 15:19)
Sono ancora chiuse, in quanto
ancora sotto sequestro perché tuttora pericolose, le Gole del
Raganello, sei anni dopo l'onda di piena che provocò la morte di
dieci persone, nove escursionisti ed una guida. Il sequestro
delle Gole fu disposto dal Procuratore della Repubblica di
Castrovillari dell'epoca, Eugenio Facciolla, e da allora non é
mai stato revocato.
"La pericolosità delle Gole - ha detto all'ANSA l'avvocato
Davide Zanforlini, difensore del Comune di Civita, coinvolto
nell'inchiesta della Procura - è stata confermata anche dalla
Corte di Cassazione. La Suprema Corte ha rigettato l'impugnativa
che era stata presentata dal Comune di Civita basata sul fatto
che, a prescindere dalla pericolosità delle Gole, un bene
demaniale non sia sequestrabile. Circostanza avallata, nel corso
della discussione davanti la Corte di Cassazione, alla Procura
generale di Catanzaro".
Per la tragedia del Raganello è in corso, davanti al
Tribunale di Castrovillari, il processo scaturito dall'inchiesta
della Procura che vede imputate cinque persone. Si tratta dei
sindaci dell'epoca di Civita, San Lorenzo Bellizzi e Cerchiara
di Calabria, Alessandro Tocci, Antonio Cersosimo ed Antonio
Carlomagno (i primi due sono ancora in carica), e di due
rappresentanti delle società che organizzavano le escursioni
turistiche nelle Gole, Giovanni Vangeli e Marco Massaro.
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