"Non siamo vittime ma
sopravvissute. Credo sia importante non provare vergogna. Ho
girato il mondo ed ho incontrato tante donne vittime di abusi
sessuali, anche in Occidente, ad opera di partner, parenti,
amici. E molte di loro sono spaventate anche qui in Europa di
raccontare la loro storia". Così Nadia Murad, Premio Nobel per
la pace 2018, nel corso di una conferenza stampa a Catanzaro.
L'attivista irachena per i diritti delle donne é in Italia
ospite della XXIV edizione di "Armonie d'arte festival", fondato
e diretto da Chiara Giordano. Domani, nel Parco Scolacium di
Roccelletta di Borgia, a Nadia Murad sarà conferito lo
"Scolacium Award", riconoscimento dedicato a grandi figure del
mondo contemporaneo e della cultura, in apertura del gala del
Mediterraneo ""Blu femina".
"Non siete sole - ha detto Nadia Murad rivolgendosi ancora
alle donne vittime di violenza - non è colpa vostra per quanto
vi é accaduto. Dobbiamo combattere questo stigma. Molte donne
sono ancora vulnerabili e non sanno come affrontare la loro
vicenda. Mi scrivono per parlarmi delle loro storie e della
vergogna che provano. L'importante é non perdere mai la
speranza. Quando ero prigioniera ero completamente sola, ma
anche in quei momenti ho continuato a sperare, a pensare alla
mia famiglia ed a come scappare per raccontare cosa l'Isis fa
alle donne".
"Un Festival artistico culturale come il nostro - ha detto
Chiara Giordano - non è solo spettacolo, ma deve anche sostenere
le cause etiche. Nasce da questo 'Scolacium Award',
riconoscimento che coniuga un grande luogo della civiltà antica
con i valori contemporanei".
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