/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Rischio inondazione tratto autostrada A2, condanne Corte conti

Rischio inondazione tratto autostrada A2, condanne Corte conti

Dirigenti e funzionari Anas dovranno risarcire oltre 7 milioni

CATANZARO, 30 agosto 2024, 17:09

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sei, tra dirigenti e funzionari Anas,sono stati condannati dalla Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Calabria, che ha accolto la richiesta della Procura, guidata da Romeo Palma e rappresentata in giudizio dal sostituto Maria Gabriella Dodaro, al risarcimento del danno nella misura complessiva di 7 milioni 870 mila euro in relazione ai lavori effettuati su un tratto autostradale tra le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria. In particolare, il Collegio ha ritenuto che i progettisti (che avevano già definito precedentemente il giudizio con rito abbreviato ed erano già stati condannati a pagare l'importo di euro 366 mila euro), i Rup ed il direttore dei lavori siano da ritenersi responsabili per il danno generato dall'omessa ed insufficiente valutazione del rischio idraulico dell'area in cui si trova il tratto Mileto/ Rosarno; omissione che ha condotto alla realizzazione di un tratto di arteria soggetto al rischio di inondazione da parte del sottostante fiume Mesima.
    L'insufficiente valutazione del rischio idraulico è peraltro stata evidenziata e comprovata, riporta la sentenza, dall'omessa acquisizione del necessario parere da parte dell'Autorita di bacino regionale. Le persone condannate sono Marco Angelo Bosio, in qualità di Rup che aveva validato il progetto (2.908.590,69 euro); Giovanni Parlato, geologo (484.765,11 euro); Giovanni Fiordaliso, direttore dei lavori, (2.770.261,97 euro); Consolato Cutrupi, Rup nella fase esecutiva (1.004.295,34 euro); Vincenzo De Vita, direttore della qualità dei materiali (430.172,41 euro); Salvatore Bruni, direttore operativo contabile (271.686,54 euro).
    La Corte dei Conti, inoltre, ha ritenuto il direttore dei lavori ed il direttore operativo 'gravemente responsabili anche per il mancato controllo dei conglomerati bituminosi utilizzati per asfaltare l'area autostradale in questione, oggi percorribile alla velocità di soli 80 chilometri orari a causa della scarsa qualità del materiale bituminoso utilizzato. Nello specifico, all'esito dell'espletamento di una consulenza tecnica, è emerso che gli strati del conglomerato utilizzato per asfaltare l'area non sono qualitativamente conformi a quanto richiesto dalla normativa di settore e previsto nel contratto con l'appaltatore e che, in particolare, "per il tappeto d'usura drenante sono state riscontrate difformità in termini fisici per problematiche riguardanti spessore (in media del 30%), aderenza trasversale (in media del 18%), regolarità superficiale (in media dell'1%) e drenaggio (in media del 46%)".
    Infine i giudici hanno ritenuto il direttore dei lavori, il rup ed il direttore operativo di cantiere "responsabili per il danno da contabilità infedele quale danno derivante dalla contabilizzazione di lavori non effettivamente realizzati".

PRECISAZIONE - CATANZARO, 30 AGO - In relazione alla notizia più in alto pubblicata e in presenza di un caso di omonimia, si precisa - a richiesta della persona non coinvolta nella vicenda - che il sig. Giovanni Fiordaliso, tra i condannati dalla Corte dei Conti, è nato il 13 luglio 1970, come risulta dagli atti del procedimento contabile.   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza