"Siamo rimasti sorpresi dalla
decisione del tribunale di Crotone perché riteniamo che le prove
raccolte e la corretta interpretazione delle norme giuridiche
non potevano che condurre all'assoluzione del nostro assistito
da tutti i reati contestati". Lo dicono gli avvocati del
collegio difensivo di Amedeo Nicolazzi, l'ex sindaco di Petilia
condannato stamani a 6 anni e 6 mesi per peculato e molestie a
una donna.
"Basta considerare - affermano gli avvocati Cesare
Placanica, Vincenzo Ioppoli e Vincenzo Cardone - che è stato
ritenuto sussistente il peculato che era stato escluso già dal
gip. In ogni caso il tribunale ha riconosciuto che non vi è
stata alcuna concussione e che quindi non vi è stata alcuna
costrizione della persona offesa mediante l'abuso della
posizione di sindaco da parte del Nicolazzi ed infatti il reato
è stato riqualificato in tentata induzione indebita,
considerando altresì che la correlata ipotesi di violenza
sesssuale, mediante l'abuso di qualità di sindaco, è stata
esclusa tanto che il fatto è stato riqualificato nell'ipotesi di
minore gravità. In ogni caso proporremo appello e siamo
fiduciosi che questa sentenza sarà riformata".
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