(v."Procura Crotone chiede 2 anni..." delle 10:20)
"La vicenda che coinvolge il
dottor Filippo Pietropaolo, per il quale la Procura di Crotone
ha formulato una richiesta di rinvio a giudizio nell'ambito del
procedimento scaturito dall'inchiesta 'Tempio di Hera', potrà
essere agevolmente chiarita nella prossima udienza del 23
ottobre, quando avrò la possibilità di provare al Tribunale
l'assoluta estraneità del mio assistito a qualsivoglia ipotesi
di concorso in ricettazione, ribadendo la richiesta del suo
pieno proscioglimento". E' quanto afferma, in una nota,
l'avvocato Francesco Laratta, difensore del vice presidente
della Regione Calabria Filippo Pietropaolo.
"Anche al fine di evitare il sollevarsi di inutili polveroni
- aggiunge il legale - è il caso di chiarire i fatti che hanno
portato al coinvolgimento del dottor Pietropaolo, e che emergono
nella loro semplicità dagli atti processuali. Dieci anni
addietro, nel 2014, quando ancora non rivestiva alcun incarico
politico, l'imprenditore Pietropaolo ha infatti ricevuto in dono
una moneta dal prof. Attianese, in segno di riconoscenza per
alcune cortesie di natura personale. Il prof. Attianese, ora
deceduto, è sempre stato considerato una persona perbene,
universalmente stimata e rispettata, tanto da essere nominato
consulente della stessa Procura di Crotone, e il suo
coinvolgimento nell'inchiesta emerge tre anni più tardi da
quell'episodio".
"E' importante ribadire - sottolinea l'avvocato Laratta -
che abbiamo prodotto al Tribunale i documenti che attestano la
regolarità della provenienza di quella moneta, acquistata nel
corso di un'asta, e del suo pagamento. Documenti presenti in
atti che fanno venir meno il presupposto stesso del reato di
ricettazione".
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