E' stato un solo proiettile
calibro 9, che ha attraversato fegato e polmone per poi fermarsi
ad una vertebra, ad avere causato la morte di Francesco
Chimirri, il pizzaiolo di 44 di Isola Capo Rizzuto rimasto
ucciso da un colpo esploso dalla pistola del vice ispettore
Giuseppe Sortino di 37 anni al culmine di una lite. È questo,
per ora, quanto emerge dall'esame autoptico svolto questa
mattina sul corpo della vittima nell'obitorio dell'ospedale di
Crotone dall'anatomo patologo Massimo Rizzo nominato consulente
dalla Procura della Repubblica di Crotone.
L'autopsia, da quanto si è appreso, ha evidenziato anche
l'esistenza di colpo alla nuca di Chimirri che potrebbe essere
stato causato dallo sfollagente usato dall'agente di polizia.
All'esame ha assistito anche il medico Giuseppe Maurelli di
Castrovillari nominato consulente di parte dalla famiglia
Chimirri rappresentata dagli avvocati Tiziano Saporito e Andrea
Filici.
Il corpo di Chimirri è stato restituito alla famiglia. I
funerali si svolgeranno domani 16 ottobre alle 16.30 nel duomo
di Isola Capo Rizzuto.
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