CORIGLIANO-ROSSANO, 08 NOV - "Si chieda oggi il
permesso a costruire che non é mai stato chiesto, che il Comune
può rilasciare senza problemi, e domani si apra il cantiere.
Successivamente si ha tutto il tempo, con l'impegno delle
istituzioni, di regolarizzare la procedura, anzi, di farla visto
che non è stata mai fatta". Così, in una nota, il sindaco di
Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, in relazione alla vicenda
Baker Hughes. "Questo - aggiunge Stasi - è anche ciò che ho già
scritto e che evidentemente dovrò ribadire al Ministero, al
quale avevo inviato una missiva settimane orsono affinché
intervenisse nella vicenda per salvare l'investimento, ma che al
momento, anche alla luce della 'casuale' notizia arrivata
praticamente prima alla stampa che al protocollo istituzionale,
che rappresenta l'ennesima incredibile anomalia di questa
vicenda, mi sembra sia intervenuto più per provare a 'mettere
una pezza' rispetto a quanto ormai é emerso chiaramente anche in
relazione alla nuova Zes. Il problema sono i soldi, non il
Comune, e vedrò di renderne partecipe il ministero con dovizia
di particolari. Certo é che se tutto questo, confermato anche
dagli annunci odierni, non dovesse essere smentito coi fatti,
allora sarebbe opportuno smetterla di raccontare favole e
chiudere questa ridicola pantomima politica, totalmente inutile,
messa in piedi da uno schieramento che peraltro, in campagna
elettorale, ha teorizzato la realizzazione di una nuova
banchina: una baggianata di proporzioni mondiali. Continuare a
raccontare tesi strampalate, con le pentole ormai scoperchiate,
significa insultare l'intelligenza delle comunità. E la nostra
gente ha già abbondantemente dimostrato di saper leggere le
carte e di non farsi prendere per i fondelli da nessuno. Questo
é il più potente messaggio reputazionale che oggi la Calabria
può lanciare".
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