L'Università degli studi
Mediterranea di Reggio Calabria, in collaborazione con
Università della Calabria, Università Magna Graecia, Regione e
Fincalabra, ha ospitato la XVI edizione della finale di Start
Cup Calabria 2024, la competizione regionale che promuove idee
imprenditoriali innovative e visioni d'avanguardia nel e per il
territorio calabrese.
Nel corso dell'evento, il cui claim era "Supera i confini:
visione e innovazione per un futuro possibile", i 12 team
finalisti, provenienti da tutte le università calabresi, hanno
presentato i loro business plan. Incaricata di valutare e
premiare le tre migliori idee, oltre a proporre l'assegnazione
di diverse menzioni speciali, una giuria di esperti che,
nell'occasione, è stata costituita da Anna Amati founder di Meta
Group e di Eureka! venture Sgr spa, Fabrizio Capua founder di
Capua Investments nonché presidente e ad di Caffè Mauro, Michela
Carollo, co-founder della piattaforma sanitaria Doctorium,
Andrea Cinelli ad di FoolFarm, uno dei principali venture
builder europei, Pierantonio Macola presidente del Salone
dell'Innovazione Smau, Angelo Marra Imprenditore e presidente
della Sezione Imprese Varie di Confindustria di Reggio Calabria,
Giuseppe Rubino amministratore dello Studio Rubino & Partners,
Valentina Sorgato ad del Salone dell'Innovazione Smau.
Il Team Custum AI dell'Università della Calabria ha vinto il
primo premio dell'importo di cinquemila euro; il team Ocean
engeneering - Bluemech dell'Università della Calabria si è
aggiudicato il secondo premio dell'importo di tremila euro
mentre il terzo premio è andato al team Eco Evolution
dell'Università Magna Graecia (duemila euro). Al gruppo della
Mediterranea Phygital Platform è stata assegnata la Menzione
speciale per il miglior progetto di impresa al femminile con un
team a maggioranza femminile. Tutti i vincitori avranno
l'opportunità di accedere al Premio nazionale per l'innovazione.
"Anche in questa circostanza - ha sottolineato Giuseppe
Zimbalatti, rettore dell'Università Mediterranea - la
collaborazione tra Atenei calabresi e Regione ha perfettamente
funzionato, non solo dal punto di vista organizzativo, ma,
principalmente, nella condivisione di visioni per un settore
strategico quale quello del trasferimento tecnologico. Il ruolo
che attiene all'Università riguarderà sempre di più per i
prossimi anni la sperimentazione di iniziative che tengano
insieme, didattica, ricerca e loro ricadute sull'ecosistema
produttivo locale. Un ruolo difficile ma che solo iniziative
come quella odierna sono in grado di alimentare e sostenere.
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