I rappresentanti doganali di 16 paesi dell'Ue, accompagnati da delegati della Commissione europea e alti funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno visitato per due giorni il porto di Gioia Tauro potendo "apprezzare l'elevato standard di controlli della struttura portuale calabrese, snodo fondamentale per il transhipment delle merci e fiore all'occhiello del sistema portuale nazionale".
Lo rende noto l'Agenzia impegnata
nell'ambito dell'iniziativa EU Ports Alliance, promossa dalla
Commissione Europea per contrastare i traffici di armi, droga e
prodotti contraffatti nei principali porti dell'Unione Europea.
La visita, è scritto nella nota, si è aperta con gli
interventi del direttore delle Relazioni internazionali di Adm
Andrea Mazzella, del segretario generale dell'Autorità di
sistema portuale Pasquale Faraone, del comandante del Gruppo
della Guardia di finanza di Gioia Tauro, tenente colonnello Ivan
Conidi e del responsabile dell'Antifrode della Direzione
Calabria Emilio Lombardo.
In particolare, Mazzella ha ribadito
l'importanza della sinergia tra Adm, Guardia di finanza e
Autorità portuale, sottolineando come questa collaborazione
rappresenti un solido baluardo contro i traffici illeciti.
Nel suo intervento poi, Mazzella ha rappresentato la
necessità urgente di definire standard comuni per l'analisi del
rischio e per i controlli armonizzati e coordinati tra tutti i
paesi dell'Unione Europea. Un passo fondamentale per garantire
la sicurezza in tutti i porti dell'Ue, soprattutto in quelli che
ospitano i principali hub logistici, dove è indispensabile che i
paesi dimostrino senso di responsabilità e determinazione
nell'innalzare il livello di sicurezza.
"La sinergia tra Adm e la Guardia di finanza, che si realizza
ogni giorno a Gioia Tauro nelle operazioni di contrasto ai
traffici illeciti, è un esempio che ritengo possa essere
d'ispirazione per tutti i paesi europei" ha dichiarato Mazzella.
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